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Quando Silvio vomitò per quel gesto di Putin… “Ce lo mangiamo”

Pubblicato: 05/05/2024 08:21

Silvio Berlusconi, fino all’ultimo, ha mantenuto un saldo rapporto con Vladimir Putin, una connessione che ha resistito per oltre vent’anni. Tuttavia, ci fu un momento in cui tale alleanza fu messa in discussione da un episodio che ha rivelato una faccia inaspettata del presidente russo. Questo evento fu narrato in un articolo di Mattia Feltri sulla Stampa nel 2013, portato alla luce anni dopo da Fabrizio Cicchitto, esponente di spicco di Forza Italia.

Durante una vacanza trascorsa insieme in una dacia, Berlusconi fu invitato da Putin a un’insolita esperienza di caccia. Nonostante non avesse mai maneggiato un fucile, Berlusconi accettò, spinto dall’insistenza dell’amico. Nel cuore di un bosco innevato, il leader russo, dopo aver abbattuto due caprioli, mostrò un lato di sé crudo e spietato, procedendo a squartare uno degli animali e presentando a Berlusconi il cuore ancora pulsante come parte di un “pasto eccezionale”. Tale gesto violento contrastava fortemente con l’immagine di uomo gentile e razionale che Berlusconi aveva di Putin.

Scioccato dall’accaduto, Berlusconi confidò la vicenda a Paolo Bonaiuti, il suo portavoce, e a Cicchitto, descrivendo il disagio provato e la difficoltà nel riconoscere in Putin la figura amichevole di sempre. Questa rivelazione, sebbene incerta nel lasciare una macchia permanente sul loro rapporto, evidenziò un momento di forte dubbio e riflessione per il Cavaliere.

L’episodio terminò con una riflessione di Berlusconi, il quale, cercando di normalizzare l’accaduto, attribuì il comportamento di Putin alle abitudini di un cacciatore. Questa storia rimane un esempio raro e significativo di un momento in cui il solido legame tra i due leader sembrò vacillare sotto il peso di una realtà inaspettata.

Ultimo Aggiornamento: 05/05/2024 08:22