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Arresto Toti, le intercettazioni shock con Spinelli: “Ho risolto il problema di tuo figlio, quando mi inviti in barca?”

Pubblicato: 07/05/2024 19:56

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti è stato arrestato e posto ai domiciliari con l’accusa di corruzione, nella mattinata di oggi. Toti è coinvolto in un’inchiesta su concessioni portuali e finanziamenti elettorali. In carcere anche Paolo Emilio Signorini, ex presidente dell’Autorità portuale. Per quest’ultimo l’accusa è di “corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio”. Al centro dell’indagine di questo presunto sistema corruttivo c’è anche Aldo Spinelli, noto imprenditore portuale.  Secondo la procura di Genova, il gruppo aveva messo in piedi un sistema di favori sotto forma di tangenti che hanno sostenuto, di fatto, il governo politico.
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Arresto chiesto per Toti secondo la gip di Genova Paola Faggiani, nella sua ordinanza, per il “pericolo attuale e concreto che l’indagato commetta altri gravi reati della stessa specie di quelli per cui si procede e, in particolare, che possa reiterare, in occasione delle prossime elezioni, analoghe condotte corruttive, mettendo la propria funzione al servizio di interessi privati in cambio di utilità per sé o per altri. Tali esigenze cautelari sono desumibili, essenzialmente, dalle modalità stesse della condotta dalle quali traspare una evidente sistematicità del meccanismo corruttivo“.

Nel mirino della procura il sistema delle concessioni di aree portuali, tra cui quella legata al Terminal Rinfuse, rinnovata per trent’anni al gruppo di Aldo Spinelli. Secondo la procura cinque giorni dopo il rinnovo della concessione, da quattro società facenti capo a Spinelli, sarebbero partiti bonifici per un totale di 40 mila euro al comitato Giovanni Toti Liguria. Le indagini riguardano anche la concessione data alla famiglia Spinelli nella zona delle Colonie Bergamasche di Celle Ligure dove stanno cercando di realizzare una cittadella di super lusso e una struttura turistico ricettiva. 

L’inchiesta è nata più di 4 anni fa quando il governatore Giovanni Toti finì sotto il controllo di Bankitalia per alcuni finanziamenti considerati operazioni sospette dai funzionari preposti al controllo, facendo così partire gli accertamenti della guardia di finanza.
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Le intercettazioni che lo incastrano

giovanni toti chi è

Una “allarmante abitualità e sistematicità”, un “meccanismo perfettamente collaudato”, anche nei termini utilizzati al telefono. Nell’ordinanza del Gip sono riportare una serie di intercettazioni che dimostrano, secondo l’accusa, il perché il governatore Giovanni Toti avesse messo a disposizione la propria funzione e perché fossero necessari delle misure cautelari nei suoi confronti.

“In alcuni casi – scrive infatti il Gip – era lo stesso Toti a chiedere esplicitamente il finanziamento” per la campagna elettorale, “promettendo al privato comportamenti o provvedimenti a lui favorevoli o addirittura ricordandogli ‘di aver fatto la sua parte’ e quindi di aspettarsi una ‘mano’ in vista delle elezioni”. Ad esempio, il 15 febbraio dell’anno scorso, Toti telefona a Spinelli e gli dice che è stata appena sbloccata in Regione una pratica di suo interesse: “Guarda che abbiamo risolto il problema a tuo figlio sul piano casa di Celle, ora facciamo la pratica, si può costruire, l’abbiamo risolto stamattina, quando mi inviti in barca?” dice il governatore intercettato, che poi aggiunge: “così parliamo un po’ che ora ci sono le elezioni, c’abbiamo bisogno di una mano”.

In un’altra intercettazione, sempre con Spinelli, il governatore afferma: “Ora ci vediamo a festeggiare, dai porta un po’ di caviale da Monaco, che la settimana prossima veniamo a mangiare una patata col caviale in barca”. Dalle indagini, scrive il Gip parlando proprio di questa telefonata, “è emersa una allarmante abitualità e sistematicità di un tale meccanismo perfettamente collaudato, ricavabile anche dalla stessa terminologia usata dal Governatore con Spinelli per alludere alla richiesta di finanziamento (“quando mi fai vedere la barca…quando ti posso venire a trovare”), che veniva immediatamente compresa nel reale significato dall’imprenditore”.

Secondo quanto si legge nell’ordinanza di custodia cautelare, Toti avrebbe chiesto “una mano a diversi imprenditori mettendo a disposizione la propria funzione, i propri poteri e il proprio ruolo, in favore di interessi privati” per quattro appuntamenti elettorali.

Giovanni toti in primo piano

“In occasione e in concomitanza di ciascuna delle 4 competizioni elettorali che si sono susseguite nell’arco temporale dell’indagine (circa otto mesi) – scrive la gip Paola Faggioni – cioè le amministrative di Savona (ottobre 2021), le amministrative di Genova (giugno 2022), le politiche nazionali (25 settembre 2022), le amministrative di Ventimiglia e Sarzana (maggio 2023), Toti, pressato dalla necessità di reperire fondi per affrontare la campagna elettorale, ha messo a disposizione la propria funzione, i propri poteri e il proprio ruolo in favore di interessi privati in cambio di finanziamenti, reiterando il meccanismo con diversi imprenditori”.
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Ultimo Aggiornamento: 08/05/2024 15:20