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Trovati morti i sub dispersi da domenica al largo di Villasimius

Pubblicato: 07/05/2024 13:17

Erano dispersi da domenica scorsa, quando erano usciti al largo di Villasimius per un’immersione finalizzata a piazzare delle boe vicino al relitto della nave affondata il 1° giugno del 1941. Si tratta di Stefano Bianchelli, di 56 anni, e Mario Perniciano, 60: i loro corpi sono stati avvistati questa mattina (7 maggio) dai robot della Marina Militare a 200 metri di profondità e a circa 20 metri dal relitto del piroscafo San Marco. I due corpi non sono ancora stati recuperati.

Cos’è successo

Stando alle prime ricostruzioni, dopo essere scesi in profondità per assicurare le boe con delle cime al fondale, i due sub non sarebbero più riusciti a risalire. Al momento è possibile soltanto fare ipotesi e, per capire bene cosa sia successo, bisognerà attendere che i corpi senza vita vengano recuperati. Le ricerche erano iniziate già domenica su tutta la costa e attorno all’Isola dei Cavoli e all’Isola di Serpentara. I gommoni hanno battuto per ore tutta la zona. I due erano sub professionisti, esperti e prudenti e conoscevano bene le insidie del mare e dell’attività che stavano per svolgere. Per Bianchelli, l’attività da sub era anche un lavoro e non solo una passione: da decenni, infatti, era proprietario di uno dei primi diving di Villasimius che propone corsi di immersione ed escursioni con visite a relitti storici come il San Marco.

Sarà ora la pm Rita Cariello della Procura di Cagliari a valutare come procedere per il recupero dei due corpi.

Una vita dedicata al suo più grande amore

Una vita dedicata al suo amore più grande e una passione irrefrenabile per quelle acque cristalline della sua Villasimius, che lui conosceva come le sue tasche. Bianchelli, 56 anni compiuti il 29 aprile, era un vero punto di riferimento per il mondo delle immersioni isolano. Un mese fa sul suo profilo Facebook ha condiviso un grande traguardo, che ha voluto festeggiare con i suoi amici virtuali: «Questo è il 38esimo anno di attività subacquea e il 18esimo di uso del rebreathers. Oltre a ricordarmi che gli anni passano viene anche a ricordarmi quanto il mare sia stato importante nella mia vita». Un post accolto con affetto e gioia da chi non poteva immaginare che sarebbe stato tra gli ultimi sulla sua pagina.