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Allerta alimentare, farina contenente cianuro: richiamato un lotto

Pubblicato: 08/05/2024 19:34

Il Ministero della Salute ha emesso un avviso di richiamo per un lotto specifico di farina di cassava Kokonte a marchio African Beauty, importata dal Ghana, per un possibile rischio chimico. La comunicazione è stata pubblicata sul sito ufficiale del Ministero, sottolineando che la farina potrebbe contenere livelli di acido cianidrico (cianuro) superiori ai limiti di legge.

Dettagli del Prodotto Richiamato

Lotto coinvolto: Numero 210423

Termine minimo di conservazione: 01/04/2025

Confezione: 900 grammi

Produttore e importatore: L’azienda Koas Food BV, con sede a Bleiswijk, nei Paesi Bassi, ha importato il prodotto dal Ghana.

Motivo del Richiamo

L’avviso indica che il lotto specifico della farina di cassava presenta livelli di acido cianidrico superiori al limite consentito (35 mg/kg rispetto al limite di 10 mg/kg). L’acido cianidrico è una sostanza tossica che può essere rilasciata dai glicosidi cianogenici presenti naturalmente nelle radici della manioca.

Raccomandazioni per i Consumatori

Il Ministero raccomanda di non consumare la farina del lotto coinvolto e invita chi è in possesso di questo prodotto a restituirlo presso il punto vendita d’acquisto per ottenere un rimborso o una sostituzione. In alternativa, è possibile rivolgersi al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale.Cos’è la Cassava?La manioca, nota anche come cassava o yuca, è un tubero appartenente alla famiglia delle Euphorbiaceae. Somiglia a una patata o a una radice tuberosa e viene utilizzata nella preparazione di farine e altri prodotti alimentari. Le sue radici contengono glicosidi cianogenici, che possono rilasciare acido cianidrico in presenza di determinati enzimi.

Altri Avvisi Recenti

Questo richiamo segue un altro caso recente in cui latte a marchio Esselunga è stato ritirato dai supermercati a causa di un “gusto anomalo”. I consumatori sono incoraggiati a prestare attenzione alle comunicazioni ufficiali per garantire la propria sicurezza alimentare.