In un’intervista esclusiva rilasciata al Giornale d’Italia il Professor Giuseppe Barbaro, responsabile del Servizio di Cardiologia ed Ecocardiografia di un ospedale romano, ha parlato della situazione relativa al ritiro del vaccino anti-Covid di AstraZeneca dal mercato. Barbaro ha spiegato perché, secondo lui, la società famaceutica ha preso questa decisione. E ha parlato dei possibili sviluppi che questa azione avrà nel prossimo futuro. “L’azienda ha preferito il ritiro del farmaco”, ha spiegato Barbaro nell’intervista, “autorizzato in maniera condizionata, per evitare la deposizione della documentazione relativa all’efficacia e alla sicurezza del farmaco stesso”. Il Professore, dunque, non crede alle motivazioni ufficiali rilasciate da AstraZeneca. Che secondo lui è stata influenzata anche dall’aumento delle richieste di risarcimento per le reazioni avverse legate alle trombosi trombocitopeniche. (continua dopo la foto)
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Anche “Pfizer e Moderna“, ha sottolineato Barbaro, “dovrebbero depositare la documentazione relativa ai dati di efficacia e sicurezza entro la fine di quest’anno“. Ma anche qui, si registra un aumento delle richieste di risarcimento (soprattutto per lo sviluppo di miocarditi e pericarditi nei soggetti vaccinati). Per cui, secondo il Professore, non è escluso che anche questi due colossi della farmaceutica decidano di seguire la strada di AstraZeneca e arrivino a ritirare dal mercato i loro prodotti. E sulla possibilità che si apra una strada ai risarcimenti, anche molto sostanziosi, a favore dei soggetti danneggiati, Barbaro sottolinea come “in alcuni Paesi, dove la magistratura è indipendente e non condizionata dalla difesa dei vertici istituzionali, tale strada si è già intrapresa“. (continua dopo la foto)
Il cardiologo spiega poi di aspettarsi, o almeno di sperare, che anche in Italia le politiche del governo favoriscano la creazione di una commissione che indaghi sugli eventi avversi da vaccino. Questo per “stilare un documento che possa fornire alla magistratura una reale base scientifica e clinica su cui poter basare il giudizio di un giusto risarcimento a cui”, spiega Barbaro, “i danneggiati hanno diritto”. Rispetto poi ai verbali usciti recentemente, in particolare a quello in cui il Ministro Speranza disse di non volere dubbi su AstraZeneca, il giudizio del cardiologo è molto duro: secondo lui quello che si è delineato sarebbe “un quadro agghiacciante, che delinea una totale assenza di umanità e di disprezzo per la vita umana, ancor più grave se espletata da medici e in funzione esclusiva dell’esecuzione dell’ideologia dogmatica“.