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Il governo Meloni archivia il Family Act: via i provvedimenti per aiutare le famiglie, la riforma ritenuta “superata”

Pubblicato: 10/05/2024 07:38

Il Family Act, la riforma organica per sostenere famiglie, donne lavoratrici e giovani, è stato ufficialmente archiviato dal governo di Giorgia Meloni, segnando la fine di un progetto ambizioso che il Parlamento aveva approvato nel 2022, con la sola astensione di Fratelli d’Italia. La riforma aveva l’obiettivo di riscrivere un sistema inefficace e incentivare la natalità in calo, ma con la scadenza delle deleghe che dovevano attuarla, rimane solo un frammento del progetto originale: l’assegno unico per i figli.

La ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, Eugenia Roccella, ha spiegato che la delega al governo per il Family Act è considerata ormai “superata” poiché, secondo lei, il governo attuale sta implementando un proprio piano per le famiglie. Tuttavia, molti credono che il governo abbia semplicemente deciso di non fare propria la riforma proposta dal governo Draghi. Lo scorso anno, Roccella ha prorogato le deleghe firmate da Elena Bonetti, Andrea Orlando e Mario Draghi per un altro anno, ma ora ha scelto di lasciarle scadere.

Molte delle misure previste dal Family Act, come il sostegno alle spese educative dei figli, l’aumento dei congedi di paternità, il sostegno all’imprenditoria femminile e l’aiuto finanziario ai giovani, sono ora accantonate. Secondo l’ex ministra Bonetti, il governo sta tornando a una logica di bonus frammentati invece di implementare un piano più ampio e integrato per sostenere le famiglie e affrontare la denatalità.

Assegno unico per i figli rafforzato

Il governo Meloni ha riconfermato e rafforzato l’assegno unico per i figli, ma le altre misure per la famiglia sono state sostituite da interventi meno strutturali, come l’aumento dei fringe benefit e il sostegno ai centri estivi. Queste iniziative hanno portato il ministero di Roccella a dichiarare che il Family Act è “superato”. Tuttavia, sembra mancare la volontà politica e i fondi per un piano più sostanziale che affronti le sfide legate alla natalità e all’occupazione femminile.

Nel contesto di questa decisione, resta il desiderio di molti di vedere realizzate riforme che possano davvero incidere sulle sfide demografiche del Paese e offrire un sostegno più ampio alle famiglie italiane.