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Orrore in Belgio: branco di dieci ragazzini stupra 14enne. La violenza durata tre giorni

Pubblicato: 10/05/2024 12:15

Orrore senza fine: la storia che arriva dal Belgio è davvero atroce. Un’adolescente di 14 anni è stata stuprata in un bosco da dieci ragazzini. Un episodio che sta scuotendo il Paese, mentre la Procura ha già aperto un’inchiesta. Stando a quanto si apprende, la 14enne sarebbe stata attirata nel boschetto di Kabouterbov, un’area nota agli appassionati di mountain bike, dal suo fidanzatino di due anni più grandi durante il periodo delle vacanze scolastiche di Pasqua. Ad attenderli c’erano dei suoi amici che l’hanno bloccata e stuprata in gruppo. Secondo le ricostruzioni, la violenza è stata filmata dai presenti coi propri smartphone e il video pubblicato sui social media.
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La violenza durata tre giorni

I dettagli della vicenda sono ripugnanti: il supplizio della ragazzina sarebbe durata tre giorni. I pubblici ministeri hanno arrestato dieci sospettati, che hanno un’età compresa tra gli 11 e i 16 anni. Il quotidiano belga Nieuwsblad scrive che i sospettati “sono giovani di origine immigrata“. L’inchiesta è condotta nella massima segretezza dalla Procura delle Fiandre Occidentali per evitare qualsiasi possibilità che i familiari della vittima vengano a conoscenza dell’identità delle altre persone coinvolte. “Si tratta di un fascicolo particolarmente delicato che riguarda solo sospettati minorenni”, ha spiegato la portavoce Griet De Prest. “Sono stati tutti identificati, arrestati e ora sono sotto la supervisione del giudice del tribunale dei minorenni“, aggiunge. Sempre Nieuwsblad riferisce che i pubblici ministeri hanno scoperto “comportamenti riprovevoli” da parte dei sospettati e “azioni vendicative“, citando fonti vicine alle indagini che hanno affermato come i presunti autori dello stupro di gruppo abbiano mostrato “una totale mancanza di senso delle norme”. “Non mi era mai capitato una cosa del genere in tutta la mia carriera”, ha ammesso al giornale Kelly Decaluwé, avvocato di uno degli indagati.

Il paese sotto shock

Il sindaco di Kortrijk Vincent Van Quickenborne si è detto “scioccato” quando ha saputo per la prima volta della vicenda di cui era a conoscenza “da tempo”. “La Procura non mi permette di dire nulla sui fatti in sé”, ha spiegato. “Si tratta di azioni ripugnanti per le quali non ci sono parole. Lo dico non solo come politico, ma anche come padre di 3 bambini piccoli”, ha aggiunto.

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