
Nella mattinata di venerdì 10 maggio, si sono registrati momenti di altissima tensione a Roma durante un corteo organizzato dagli studenti con lo scopo dichiarato di raggiungere il luogo dove sono in corso di svolgimento gli Stati Generali della Natalità. Evento durante il quale, il giorno precedente, il ministro della Famiglia Eugenia Roccella era stato duramente contestato. Ma, negli scontri scoppiati con le forze dell’ordine, sono rimaste ferite 3 persone, tra cui una ragazza colpita alla testa. Due poliziotti sono rimasti feriti in modo non grave.
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Il corteo era stato organizzato dalle associazioni Aracne, Zaum, Coordinamento Collettivi Sapienza, dagli studenti delle scuole superiori e dagli aderenti a aggregazioni transfemministe. “È stato caricato il corteo che ha provato a portare la sua rabbia all’auditorium della Conciliazione”, queste le accuse mosse dagli organizzatori sui social.

Cosa è successo durante il corteo degli studenti
Erano circa 250 gli studenti di superiori e università che hanno sfilato dietro a uno striscione contro gli Stati Generali della Natalità e “per un’altra educazione”. Il corteo è partito da Piazzale degli eroi, dirigendosi poi verso piazza Risorgimento. Le autorità non erano state preavvisate. Quasi inevitabile quindi l’esplosione della tensione.
“Una ragazza universitaria è stata colpita alla testa, perdeva sangue. L’hanno portata via con l’ambulanza”, questa la testimonianza di alcuni testimoni oculari. “Arriveremo a piazza Cavour. – ha minacciato un altro studente – Siamo partiti dopo che un’altra ragazza minorenne è stata portata via con l’ambulanza perché è stata colpita a un fianco da uno scudo. Non volevamo lasciare solo nessuno”.
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