
Nel 2024, il mondo è segnato da eventi geopolitici rilevanti, come la persistente invasione dell’Ucraina da parte della Russia e l’escalation di violenze tra Israele e Palestina. Questi conflitti non risparmiano neppure il panorama dello spettacolo, influenzando manifestazioni internazionali come l’Eurovision Song Contest, il cui Grand Final si terrà l’11 maggio in diretta su Rai 1. Tra i protagonisti dell’edizione svedese c’è Eden Golan, la rappresentante di Israele, già al centro delle polemiche ancor prima di calcare il palco della Malmo Arena di Malmo.
La presenza di Golan al contest ha suscitato scalpore, alimentato dalle tensioni in Medio Oriente. Molti si sono chiesti perché la Russia sia stata esclusa dalla competizione a seguito dell’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022, mentre a Israele è stato concesso di partecipare. La questione si è ulteriormente complicata a causa dei legami di Eden Golan con la Russia, un aspetto particolarmente controverso in questo periodo.
Ventenne con oltre 760.000 ascoltatori su Spotify, Eden Golan è nata in Israele nel 2003 da genitori ebrei immigrati dall’ex Unione Sovietica. Cresciuta a Mosca per via del lavoro del padre, ha iniziato lì la sua carriera musicale, emergendo nel 2018 grazie alla partecipazione a The Voice Kids Russia. Nel 2022 ha lasciato la Federazione Russa per tornare in Israele, dove ha vinto il talent show HaKokhav HaBa (conosciuto a livello internazionale come The Next Star), guadagnandosi il posto all’Eurovision. Nonostante le critiche, Golan è considerata una delle favorite per la vittoria.
La canzone con cui Eden Golan si è presentata, “Hurricane”, inizialmente intitolata “October Rain”, ha suscitato le prime polemiche. Il titolo originale faceva riferimento all’attacco di Hamas a Israele avvenuto in ottobre, motivo per cui è stato modificato secondo il regolamento dell’Eurovision, che promuove una linea non politica. Durante la seconda semifinale del 9 maggio, la cantante è stata accolta da fischi da parte del pubblico, segnando una chiara manifestazione di dissenso. Contemporaneamente, Malmo è stata teatro di proteste pro-Palestina, con la partecipazione di personalità come Greta Thunberg.
Nonostante le critiche, Eden Golan ha mantenuto un atteggiamento positivo, concludendo la sua performance con un sorriso e mandando baci al pubblico. Intervistata dalla BBC, ha dichiarato: “Sono qui, facendo ciò che amo di più, concentrandomi sulla musica e sull’energia positiva. Ci sono molte persone che mi supportano e considero un onore rappresentare il mio paese, specialmente in questi tempi. Sono focalizzata su questo e sul fare un ottimo lavoro”.
Giunta alla finale, votata in gran parte dall’Italia, come accidentalmente rivelato dalla Rai, Eden Golan si appresta a tornare sul palco con la sua “Hurricane”, pronta a scuotere la calma svedese come un vero e proprio uragano.