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Aggredita a 12 anni perché indossa il Crocefisso. Ragazzina ferita all’uscita da scuola

Pubblicato: 16/05/2024 15:47

Ferita, sotto choc, spaventata al punto di avere paura di tornare a scuola. Sono le condizioni in cui versa una ragazzina di soli 12 anni dopo avere subito un’aggressione violenta da parte di un coetaneo. Il fatto è avvenuto mentre la piccola, insieme alla madre, camminava all’uscita di una scuola Media di Terni, in Umbria. Secondo il rapporto dei Carabinieri che hanno raccolto le testimonianze, la 12enne sarebbe stata raggiunta da un compagno di origini africane che le avrebbe urlato frasi minacciose, intimandole di togliersi una catenina con il Crocifisso che portava al collo. Poi l’aggressore ha colpito la ragazzina con un pugno molto forte alla schiena, tanto che la piccola è stata portata in ospedale dove le è stata riscontrata una contusione toracica. L’autore del gesto è stato poi bloccato dalla madre della vittima. Mentre i Carabinieri proseguono le loro indagini con discrezione, è emerso che il ragazzino che ha colpito la compagna frequenta la scuola solo da una ventina di giorni. Da poco è arrivato in Italia per raggiungere il padre, che invece abita qui da tempo. Non parlerebbe bene italiano e secondo gli inquirenti potrebbe avere ripetuto frasi ascoltate in un altro contesto. (continua dopo la foto)

Sembra che prima dell’aggressione il ragazzino avesse già preso di mira la dodicenne, insultandola e aggredendola. L’episodio ha destato molto scalpore e ha provocato reazioni di vario segno. “E’ un episodio molto grave ma non va strumentalizzato” ha commentato l’Assessore Comunale alla Scuola Carla Riccardi. Anche il Vescovo di Terni ha cercato di gettare acqua sul fuoco, definendo il gesto “certamente grave e da stigmatizzare, che non va però né ingigantito né minimizzato“. Reazioni di diverso segno sono arrivate dal mondo politico. Ed è intervenuta personalmente anche la Premier Giorgia Meloni, “Il ragazzino e i suoi parenti vengano rispediti al loro Paese”, ha commentato Matteo Salvini. “A casa nostra” ha scritto invece Meloni, “neanche i nostri figli sono più al sicuro rispetto all’intolleranza di chi pensa di venire in Italia e imporci la propria ideologia“.

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