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Scandalo Dieselgate Volkswagen, si chiude la class action: oltre mille euro di risarcimento per i proprietari

Pubblicato: 16/05/2024 14:19

A nove anni dallo scoppio del cosiddetto “Dieselgate”, lo scandalo mondiale innescato dal gruppo Volkswagen, si chiude la class action avviata dai consumatori. Al centro del processo il software illegale che falsificava i dati sulle emissioni ambientali. Il gruppo Altroconsumo e la casa automobilistica tedesca hanno raggiunto un accordo. La class action, avviata dall’associazione in Italia, aveva visto aderire oltre 60 mila consumatori. Gli stessi che tra il 2009 e il 2015 avevano acquistato uno dei veicoli con i marchi Volkswagen, Audi, koda e Seat. Nella bufera il motore Diesel Ea189 Euro 5 finito nella bufera.
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I termini dell’accordo tra Volskwagen e Altroconsumo

Volkswagen Group e Volkswagen Group Italia, che ha sede a Verona, si sono impegnati a riconoscere, il pagamento di 1.100 euro. La somma riguarda ciascun veicolo acquistato nuovo e non rivenduto prima del 26 settembre 2015, data in cui il caso è diventato di pubblico dominio.

La somma di 550 euro è stata invece definita per ciascun veicolo acquistato usato oppure rivenduto sempre prima della data fatidica. Nel caso di comproprietari di una stessa vettura, l’importo complessivo viene maggiorato di 300 euro per ciascun comproprietario ammesso oltre il primo. In totale, Volkswagen Group e Volkswagen Group Italia, per chiudere la vicenda, hanno messo sul tavolo 50 milioni.

L’ammontare del risarcimento era stato riconosciuto dal Tribunale di primo grado della città lagunare in 3.300 euro. Poi drasticamente ridotto, appunto nel 2023, dalla successiva sentenza d’appello: 300 euro per il danno morale.

Tra multe, riparazioni e spese legali, in tutti questi anni, a livello mondiale, il colosso tedesco ha dovuto sborsare oltre 32 miliardi. Il «Dieselgate» ha rappresentato per il gruppo un fortissimo contraccolpo d’immagine ed economico.


I risarcimenti a cui, a distanza di tempo, deve continuare a far fronte, sono enormi. Tante, per i tedeschi, le battaglie legali che si sono trascinate in tutti questi anni per lo scandalo delle emissioni truccate, emerso nel settembre del 2015 negli Stati Uniti, e che si è poi allargato a macchia d’olio.

La nota di Altroconsumo

“Nelle prossime settimane – chiarisce una nota di Altroconsumo – saranno definite, nel dettaglio, le modalità tecniche e operative con cui gli aventi diritto potranno aderire all’accordo e dare avvio alle procedure di pagamento secondo le diverse casistiche previste. A tale scopo, a partire dal mese di dicembre prossimo, sarà appositamente predisposta da Altroconsumo una piattaforma online per la corretta e sicura gestione delle complesse operazioni”.

Le parti in causa hanno inoltre convenuto di non presentare ricorso in Cassazione relativamente alla sentenza della Corte di appello di Venezia emanata lo scorso dicembre.

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