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Filippo Mosca e Luca Cammalleri detenuti in Romania, sentenza d’Appello conferma condanna a 8 anni e 3 mesi

Pubblicato: 17/05/2024 17:30

In Romania la Corte d’appello ha confermato la condanna a 8 anni e 3 mesi di reclusione nei confronti di Filippo Mosca e Luca Cammalleri, i giovani di Caltanissetta rinchiusi nel carcere di Porta Alba, a Costanza, da oltre un anno. Sono accusati di traffico internazionale di stupefacenti. Stessa condanna per un’altra connazionale, della quale non si conosce la identità. Sul sito dello stesso tribunale di Costanza, si legge che i giudici “respingono, poiché infondati, i ricorsi contro la sentenza penale” e confermano la condanna del 22 dicembre 2023.

La sentenza d’appello era inizialmente attesa per il 19 aprile scorso, ma quel giorno i giudici romeni avevano rinviato il verdetto a oggi, venerdì 17 maggio. A marzo gli stessi giudici avevano respinto la richiesta di domiciliari avanzata dai legali di Filippo Mosca nonostante il clamore mediatico suscitato dalle denunce della madre del 29enne, Ornella Matraxia, che nel corso di questi mesi aveva parlato più volte di condizioni di detenzione inumane.

Roma, 30 gen. (askanews) – Partito con degli amici per partecipare al “Sunwave Festival” di Costanza, in Romania, è stato arrestato con l’accusa di traffico internazionale e nazionale di droga. Per questo, pur protestandosi innocente, Filippo Mosca, 29 anni, di Caltanissetta, dallo scorso 3 maggio è detenuto nel terribile carcere di Porta Alba a Costanza. E’ costretto a condividere la piccola cella con altri 24 compagni di prigionia, e ad espletare i bisogni fisiologici nel ‘bagno’ comune real

Il 29enne e altri due ragazzi sono stati portati in carcere dopo il blitz della polizia nel loro albergo, per via di un pacco consegnato proprio nell’hotel in cui alloggiavano. All’interno sarebbero state trovati dosi di ketamina, hashishmdma. La fidanzata di Filippo Mosca aveva raccontato le condizioni della cella in cui si è ritrovato Filippo Mosca, parlando di uno spazio di trenta metri quadrati da dividere con oltre 20 persone, a fronte di un solo bagno, ossia un buco nel pavimento “spesso intasato”, con tanto di “topi, cimici e pulci tra il cibo e sui materassi sporchi”..
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