
Una storia che ha dell’incredibile quella accaduta in Algeria. Un uomo, Omar bin Omran, è scomparso 26 anni fa, ma è stato ritrovato nella cantina della casa di un vicino. Oggi l’uomo ha 45 anni e ne aveva soltanto 17 quando è scomparso nel nulla nel 1998 nella cittadina di Djelfa. A quei tempi era in corso una guerra civile nel Paese africano. La sua famiglia pensava infatti che Omar fosse tra i 200mila uccisi o tra i 20mila rapiti negli scontri tra l’esercito e i gruppi islamisti.
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Ma, a distanza di decenni, l’incredibile colpo di scena. Il 12 maggio scorso Omar bin Omran è stato trovato nascosto in una cantina, dopo che l’ufficio del pubblico ministero ha ricevuto una denuncia anonima con la quale si sosteneva che l’uomo si trovasse nella casa di un vicino. “In seguito a questa segnalazione, il procuratore generale ha ordinato alla gendarmeria nazionale di aprire un’indagine approfondita e gli agenti si sono recati nella casa in questione”, ha dichiarato un funzionario del tribunale di Djelfa.

Le parole incredibili di Omar
L’uomo che lo ha tenuto prigioniero, che ha 61 anni, avrebbe tentato di fuggire, ma è stato fermato e arrestato. Lo stesso funzionario ha fatto sapere che le indagini per accertare quanto accaduto sono ancora in corso. Omar bin Omran intanto sta ricevendo cure mediche e psicologiche.
Secondo i media locali, l’uomo ha raccontato ai soccorritori di aver visto a volte la sua famiglia dallo scantinato in cui era rinchiuso, rivelando di non essere stato in grado di chiedere aiuto “a causa di un incantesimo che il suo rapitore gli aveva fatto”.
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