
Si inizia a chiarire, con il passare delle ore, la vicenda della tragica morte di Christian Rovida, 22 anni, agente della polizia locale di Mortara, ucciso nel tardo pomeriggio di venerdì scorso da un colpo di pistola che lo ha colpito al cuore. L’arma è una Glock40, in dotazione al corpo.
Nel frattempo è stata indagata per omicidio colposo la fidanzata 19enne di Trivolzio, che si trovava con la vittima nella villetta di via Nuvolari alla località Cielo Alto, una sorta di quartierino residenziale sulla via per Zerbolò, nel comune di Gropello Cairoli. L’abitazione dove il ragazzo viveva con i genitori. Secondo le prime testimonianze, non sembrano emergere elementi di mistero che possano suggerire scenari diversi da quello dell’incidente. Tuttavia, la dinamica esatta dell’accaduto sarà oggetto di ulteriori accertamenti. Pare che la visita nella casa di Christian fosse prevista come un breve incontro prima di uscire insieme fino a tarda notte. I due si erano scambiati dei messaggi nella mattinata, organizzando l’incontro. Nessuno avrebbe mai pensato che sarebbe andata a finire così.
La studentessa lo ha raccontato nell’interrogatorio che si è svolto ieri sera al cospetto del sostituto procuratore della Repubblica di Pavia, Chiara Giuiusa, è titolare dell’inchiesta. Perché in quel momento la giovane maneggiasse l’arma non è stato ancora chiarito così come il fatto che, evidentemente, non siano stati adottati gli accorgimenti minimi di sicurezza.
Secondo le prime ricostruzioni, la vittima stava mostrando la pistola alla fidanzata (con la quale stava insieme da due anni) quando è partito il colpo. In casa erano presenti i genitori del 22enne, che sono dopo aver sentito lo sparo sono corsi in camera e l’hanno trovato a terra già in fin di vita. In poco tempo sul posto sono arrivati i sanitari del 118 che hanno trasportato il 22enne con la massima urgenza all’ospedale San Matteo di Pavia. Le sue condizioni, una volta entrato in sala operatoria, erano già gravissime. Purtroppo il ragazzo è morto mentre i medici stavo cercando in tutti i modi di salvargli la vita.
Chi era Christian Rovida

Conosciuto da tutti nel paese, aveva lavorato come guardia giurata prima di entrare recentemente nella Polizia Locale di Mortara. Ma aveva obiettivi più importanti, voleva fare carriera come poliziotto. Del suo lavoro amava particolarmente l’agire direttamente sul campo: era spesso impegnato in operazioni anti droga. Amante dello sport, tutti conoscevano la sua grandissima passione per le armi. Christian frequentava assiduamente le palestre e ha sempre avuto una passione per lo scherma che praticava e per le rievocazioni storiche medievali.