
Secondo quanto dichiarato da Roberto Spinelli, figlio del noto imprenditore Aldo Spinelli, il governatore Giovanni Toti avrebbe fatto pressioni per ottenere finanziamenti illeciti. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia, Spinelli jr. ha affermato che Toti faceva vere e proprie “sceneggiate” per ottenere questi fondi. Tuttavia, la trascrizione dell’interrogatorio è oggetto di contesa.
I legali di Spinelli, in particolare Andrea Vernazza e Alessandro Vaccaro, hanno inviato una PEC alla giudice Paola Faggioni e al pm Luca Monteverde sostenendo che il termine corretto fosse “leciti” e non “illeciti”. La difesa di Toti e degli Spinelli quindi si oppone alla versione dei fatti riportata dal verbale, sollevando ulteriori dubbi sulla veridicità delle trascrizioni.
Roberto Spinelli ha dichiarato di aver preso le distanze dal padre per evitare coinvolgimenti in questioni legali e mediatiche. Ha ribadito che il governatore Toti era solito contattare suo padre per sollecitare finanziamenti, soprattutto in vista delle elezioni, confermando che i contatti erano iniziati da Toti stesso.
In aggiunta, Aldo Spinelli ha rivelato che Toti prometteva vantaggi futuri, come la trasformazione di una spiaggia pubblica in privata a Varazze, ma queste promesse venivano considerate poco credibili dallo stesso Roberto. Quest’ultimo ha affermato che trovava ridicole le promesse di Toti, comparandole a progetti irrealizzabili come costruire sulla Torre Eiffel.
La situazione rimane quindi incerta, con la Procura chiamata a fare chiarezza sulla legittimità dei finanziamenti e sulla veridicità delle dichiarazioni contrastanti.