
Chico Forti è stato trasferito nel carcere di Verona dove continuerà a scontare la sua pena. Forti è rientrato in Italia sabato 18 maggio, accolto dalla premier Giorgia Meloni.
Il suo ritorno è stato segnato da una serie di trasferimenti: dopo essere atterrato da Miami all’aeroporto di Pratica di Mare, Forti è stato trasferito temporaneamente nel carcere di Rebibbia a Roma. Qui, come detenuto di transito, ha trascorso una notte in una cella singola. Domenica 19 maggio, Forti è partito verso il penitenziario veneto, arrivando nel primo pomeriggio a bordo di un mezzo della polizia penitenziaria. Fonti riportano che durante il viaggio e il soggiorno a Rebibbia, Forti si è mostrato molto cordiale con gli agenti.
La richiesta
Il legale di Forti, Carlo Della Vedova, ha dichiarato che presenterà un’istanza per permettere al detenuto di visitare la madre, Loner Forti, di 96 anni, che vive a Trento e non vede il figlio da circa dieci anni. “L’aspetto umanitario ha accelerato la procedura ed è stato considerato dalla Corte di Appello di Trento quando è stata recepita la sentenza americana,” ha puntualizzato l’avvocato Della Vedova.
Forti aveva già fatto clamore la sera di sabato 18 quando in un’intervista esclusiva rilasciata al Tg1 ha affermato che si è dichiarato colpevole solo per avere l’estradizione. Nella stessa intervista Forti ha voluto ringraziare Giorgia Meloni e tutto il governo «indipendentemente dalle ideologie politiche» per averlo aiutato.