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Il debito pubblico che mette in crisi le nuove generazioni: siamo un Paese vecchio che non tutela i giovani

Pubblicato: 20/05/2024 12:50

Il debito pubblico rappresenta una minaccia per le future generazioni, soprattutto in un paese come l’Italia, dove l’indebitamento ha raggiunto livelli record. La crescita incontrollata del debito non solo compromette la stabilità economica, ma sancisce anche la rottura del patto generazionale. I giovani si trovano a dover fronteggiare un futuro incerto, in cui le risorse necessarie per garantire il benessere degli anziani non sono accompagnate da investimenti adeguati nella formazione, nella ricerca e nelle politiche del lavoro.

Non siamo più nei primi anni ’90

L’indebitamento pubblico ha superato il prodotto interno lordo già a metà degli anni Novanta, e da allora la situazione non è migliorata. Le generazioni più giovani sono costrette a rinviare l’indipendenza economica e sociale, trovandosi in una condizione di svantaggio rispetto ai loro coetanei europei. Questo squilibrio si accentua ulteriormente a causa della bassa natalità e dell’invecchiamento della popolazione, che rende l’Italia il primo paese al mondo in cui gli over 65 superano gli under 15.

Come sottolineato nell’articolo della Stampa, Alessandro Rosina descrive un quadro preoccupante: “In Italia a metà anni Settanta il debito era circa la metà del Pil, il numero medio di figli per donna era superiore a due (soglia di equilibrio nel rapporto tra generazioni) e l’età media in cui i giovani diventavano autonomi dalla famiglia di origine ed entravano nella vita adulta attiva era in linea con il resto d’Europa.” Questi dati evidenziano come il paese abbia perso una preziosa opportunità di mantenere un equilibrio generazionale, compromettendo il futuro delle nuove leve.

Rosina evidenzia anche come l’Italia sia diventata un paese che ha lasciato “il peso del debito diventare freno all’investimento collettivo sui giovani, riducendo così capacità di crescita economica e sostenibilità del sistema di welfare.” Questo scenario drammatico potrebbe spingere sempre più giovani a cercare opportunità all’estero, aggravando ulteriormente la crisi demografica e indebolendo la capacità del paese di risollevarsi economicamente. La prospettiva delineata è chiara: senza un cambiamento radicale nelle politiche pubbliche e un nuovo patto generazionale, l’Italia rischia di avvicinarsi a uno scenario distopico in cui la mancanza di giovani diventerà insostenibile per il sistema socio-economico nazionale.

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Ultimo Aggiornamento: 20/05/2024 13:50

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