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Follia a Bari, papà spara contro la casa della fidanzatina della figlia

Pubblicato: 21/05/2024 10:18

Follia pura a Bari, dove una lite tra ragazzine per un presunto tradimento sfocia in una vera e propria spedizione punitiva, con tanto di esplosioni a colpi di pistola. Protagonista del fatto di cronaca, il padre di una 13enne della provincia barese che, per vendicare il “patimento amoroso” subito dalla figlia tradita da una coetanea. Così si legge nell’ordinanza con cui la gip Ilaria Casu ha disposto l’arresto in carcere per il genitore della giovane oggi 39enne, e un 30enne ritenuto suo complice. Vediamo insieme i dettagli di quanto accaduto.
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La spedizione punitiva

I fatti risalgono al settembre del 2022, quando il padre della ragazzina, dopo aver saputo della lite tra la figlia e la ex, decide di raggiungere la casa in cui vive l’altra giovane con la madre e la sua compagna. Quest’ultima, dopo aver sentito bussare con violenza al portone, si affaccia dal primo piano e vede l’uomo armato con un revolver calibro 38 che spara due colpi contro di lei. Fa in tempo a rientrare e l’uomo spara ancora. In casa ci sono anche la madre, la sorellina e il fratellino della ragazzina ritenuta ‘colpevole’ del tradimento. E c’è anche un’altra ragazza maggiorenne. I proiettili entrano in casa passando dalla finestra. Si conficcano ovunque, anche nel soffitto e sul davanzale. Sono le due del pomeriggio; nessuno rimane ferito. Secondo le ricostruzioni svolte all’epoca, a poca distanza dall’uomo, c’è il suo complice e, ancora qualche metro dopo, la 13enne tradita. Suo padre fu già condannato nel 2014 per associazione di stampo mafioso e adesso è stato arrestato per tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso e dai futili motivi, oltre che per porto e detenzione illegale di armi.

Negli atti, riportata dall’Ansa, si legge che il 39enne viene a sapere casualmente, dopo la lite tra le ragazzine, che sua figlia ha una relazione con un’altra ragazza. E questa cosa, “non recepita bene dall’indagato, diviene il motivo della vendetta” che lo convince a intervenire, “a suo modo” per “sistemare la faccenda”.

Si “comprende così – prosegue l’ordinanza – tanta violenza espressa: egli manifesta prima la sua ira, richiamando l’attenzione delle donne che in quel momento erano in casa e dopo, avendo” notato “la presenza di una di esse che si affaccia, gli esplode contro almeno due colpi di arma da fuoco. E’ chiaro che spara per ammazzarla e non è certo per sua volontà che tale evento non si concretizza”.  

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