
Sarà giovedì mattina, 23 maggio, l’interrogatorio davanti ai pm di Giovanni Toti, il presidente della Regione, sospeso perché ai domiciliari accusato di corruzione. Dopo l’interrogatorio di garanzia dello scorso 10 maggio, durante il quale Toti si era avvalso della facoltà di non rispondere, il suo legale Stefano Savi aveva dato la disponibilità in procura per un nuovo interrogatorio, una volta lette le carte. “Non è cambiato nulla rispetto a prima, per quanto riguarda il mio assistito. Evidentemente c’è stato un ragionamento diverso da parte dei magistrati” ha dichiarato Savi.
Nei giorni scorsi il Procuratore aveva sottolineato come l’interrogatorio davanti ai pm non fosse un atto dovuto: “Il se e il quando lo decide il pm, essendo un interrogatorio investigativo. Dopo l’interrogatorio faremo istanza di revoca della misura cautelare al gip”.
Gli inquirenti in queste ore stanno provvedendo all’esame del materiale sequestrato a Toti il giorno dell’arresto, tra cui anche il cellulare, analizzato con un software già utilizzato nell’ambito dell’inchiesta sul crollo del ponte Morandi. Nei prossimi giorni poi, verranno sentiti come persone informate dei fatti anche il sindaco di Genova Marco Bucci e l’armatore Gianluigi Aponte.
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