
Una surrenectomia laparoscopica, un’operazione chirurgica per rimuovere una massa tumorale di quattro centimetri che si è trasformata però in un incubo per una donna di 72 anni di Carovigno. L’intervento, eseguito a settembre all’ospedale Perrino di Brindisi, è stato effettuato sul rene sbagliato, provocando gravi conseguenze per la paziente. La donna ha denunciato l’errore ai carabinieri, presentando querela contro due medici per lesioni personali colpose. La Procura di Brindisi ha avviato un’indagine, raccogliendo la documentazione clinica pertinente. Nel frattempo, la paziente ha dovuto sottoporsi nuovamente all’intervento chirurgico, questa volta sulla ghiandola giusta.
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L’origine dell’errore
I fatti risalgono al dicembre 2022, quando la paziente si era recata presso l’ospedale “Camberlingo” di Francavilla Fontana per diversi problemi di salute. Dopo una TAC eseguita il 22 marzo 2023, il referto indicava una massa sospetta nel surrene destro. La visita urgente del 18 maggio 2023 all’ospedale “Perrino” di Brindisi confermava la presenza di una neoformazione nel surrene destro, ma nelle conclusioni si consigliava un intervento di surrenectomia sul lato sinistro.
Secondo le accuse della 72enne, questo incredibile errore avrebbe innescato una catena di errori che ha portato all’operazione sul rene sano. La denuncia evidenzia che l’équipe chirurgica “ha omesso di eseguire ogni verifica sulla corrispondenza del referto” precedente.
L’errore non è stato rilevato durante l’intervento, ma è emerso solo dopo l’analisi istologica, che ha rivelato la rimozione del rene sano. La donna è stata informata dai medici solo successivamente. “Un medico mi ha detto chiaramente che, in seguito all’esame istologico, si sono accorti dell’errore e che invece di operare sul rene destro avevano operato sul rene sinistro. Si è scusato e ha detto che il direttore sanitario dell’ospedale era stato informato. Ha continuato a scusarsi, assicurandomi che da quel momento in poi sarei stata seguita con la massima attenzione e priorità”, si legge nella denuncia.
La donna ha annunciato che si costituirà parte civile nell’eventuale processo contro i medici coinvolti.