
Il Pd ha pattugliato i territori albanesi e ne ha tratto solo conclusioni pessime. Accompagnato dai colleghi Simona Bonafè, Enzo Amendola e Matteo Orfini, Matteo Mauri ha visitato le aree destinate a ospitare i due centri per migranti previsti dall’accordo tra la premier italiana e il primo ministro albanese Edi Rama. Le sue parole su quanto è stato visto non sono state clementi: “Ma vi rendete conto di quello che state facendo? State violando i diritti umani, state sprecando una enorme quantità di soldi pubblici e soprattutto non siete neanche in grado di mantenere quello che avete detto”.
Nell’area di Gjader, che dovrebbe ospitare uno dei centri, la situazione appare desolante. Solo poche ruspe e un paio di camion sono visibili, mentre i lavori di sbancamento sono appena iniziati. Il terreno accidentato e privo di opere di urbanizzazione rende il completamento del progetto un’impresa ardua. Il Genio militare non ha ancora ultimato i lavori preliminari, necessari per iniziare la costruzione delle infrastrutture di base, come fogne e illuminazione.
I centri avrebbero dovuto essere pronti in questi giorni
Secondo il cronoprogramma del governo Meloni, i centri avrebbero dovuto essere inaugurati il 20 maggio. Tuttavia, la consegna dei lavori è stata rinviata all’autunno inoltrato, confermando quanto anticipato nelle scorse settimane da Repubblica. Nonostante questo ritardo, la prefettura di Roma ha già aggiudicato l’appalto per la gestione dei servizi, assegnandolo alla Medihospes, con inizio previsto dal 20 maggio.
I parlamentari del PD non hanno risparmiato critiche al governo. “Il tentativo di Meloni di avere uno spot elettorale sui migranti per le europee è miseramente fallito. Siamo davanti a più di 70mila mq di nulla. I lavori sono a malapena partiti, nonostante gli annunci del Governo che aveva fissato per il 20 maggio 2024 la data di apertura del centro”, hanno dichiarato i deputati presenti sul posto.
“L’unica cosa che si muove è la casella dei costi. Ormai siamo passati dai 653 milioni iniziali a oltre 800 milioni. E le risorse necessarie continuano a lievitare, come avevamo già denunciato alla firma dell’accordo”, hanno aggiunto. Per il PD, il progetto non è altro che un costoso tentativo di creare un vantaggio elettorale in vista delle prossime elezioni europee. I deputati hanno chiesto alla premier Meloni di abbandonare il progetto e di destinare le risorse al potenziamento del sistema sanitario nazionale.
Le critiche del PD mettono in evidenza le difficoltà e i ritardi del progetto, sollevando dubbi sulla sua realizzazione entro i tempi previsti. La polemica sui costi crescenti e sull’efficacia della politica di esternalizzazione delle richieste di asilo rischia di diventare un ulteriore punto di scontro tra maggioranza e opposizione. Intanto, il destino dei centri per migranti in Albania resta incerto, con la comunità internazionale che osserva con attenzione l’evolversi della situazione.