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“Prove di guerra. Prenderemo il potere”. La Cina circonda Taiwan. E gli Stati Uniti…

Pubblicato: 24/05/2024 11:24

Le manovre militari della Cina intorno a Taiwan si fanno sempre più minacciose. Ormai l’isola è circondata da 19 navi da guerra e Pechino ha schierato anche l’aviazione. Ieri 35 aerei cinesi, sui 49 inviati, hanno violato i confini volando attraverso la mediana dello Stretto di Taiwan. Ma non basta: le dichiarazioni del portavoce del Comando del teatro orientale dell’esercito cinese sono esplicite: “Stiamo testando la capacità di prendere il potere e di effettuare attacchi congiunti, nonché di controllare territori chiave”. Pechino ha diffuso altri comunicati in cui il tono di minaccia è sempre più alto. Nel mirino il nuovo presidente dell’isola Lai Ching-Te. “Il neo presidente”, affermano le autorità cinesi, “ha sfidato in modo sfrenato il principio della Cina unica, reclamizzando una teoria dei due Stati e tentando di perseguire l’indipendenza taiwanese facendo leva su Paesi stranieri“. (continua dopo la foto)

Il riferimento agli Stati Uniti appare palese. Anche perché Washington, a sua volta, ha effettuato nelle scorse settimane esercitazioni militari congiunte con le forze miltari filippine. Il livello dello scontro è altissimo. Taiwan a sua volta ha messo in allerta la propria flotta, le unità missilistiche aeree e terrestri e ha risposto, per bocca del Presidente, alle provocazioni cinesi. “Di fronte alle sfide e alle minacce esterne”, ha detto Lai Ching-Te, “continueremo a mantenere i valori della libertà e della democrazia. Taiwan è una nazione indipendente e sovrana in cui la sovranità è nelle mani del popolo”. Il timore è che le manovre cinesi possano innescare incidenti gravi, le cui conseguenze sarebbero tutte da valutare. Ma il punto più delicato di questa situazione, oltre all’inizio di un conflitto armato fra fra Cina e Taiwan, è insito nelle reazioni che un simile scenario potrebbe causare nel resto del mondo. (continua dopo la foto)

Gli Stati Uniti sono, in questo momento, spettatori interessati. Anche se ufficialmente non ci sono ancora dichiarazioni nette da parte di Washington, tutti sanno che Taiwan è un asset strategico importantissimo per molti motivi, prima di tutto commerciali. La produzione di elementi di alta tecnologia, soprattutto i chip avanzati di cui l’isola è il principale produttore al mondo, è cruciale per il funzionamento delle economie occidentali. Taiwan quindi è una polveriera la cui eventuale esplosione coinvolgerebbe anche Usa e Russia, vista anche la stretta nei rapporti fra Mosca e Pechino avvenuta negli scorsi giorni. In gioco non c’è solo in destino di Taipei, ma gli equilibri militari del mondo, già in bilico per la guerra in Ucraina.

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Ultimo Aggiornamento: 24/05/2024 11:39