Duro scontro in diretta, durante l’ultima puntata di Otto e Mezzo, fra l’editorialista di Repubblica Massimo Giannini e l’ex deputato e direttore del Secolo d’Italia Italo Bocchino. Al centro della discussione, le presunte derive autoritarie che sarebbero iniziate dopo l’insediamento del Governo Meloni. “Quello che sta succedendo è chiarissimo”, ha dichiarato Giannini. “Con tutto ciò che rappresenta il dissenso rispetto a questo governo, a questa maggioranza, si adotta intimidazione, si adotta il manganello“. A questo punto Bocchino è intervenuto con tono sarcastico. “Ma quale manganello?”, ha esclamato. “Sogni i manganelli la notte“. (continua dopo il video)
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“Reduce dal programma di Fazio dove avevo criticato la maggioranza, sono andato a dormire e 4 agenti di polizia mi hanno svegliato alle 4 di notte per notificarmi una querela per diffamazione” #ottoemezzo pic.twitter.com/VwcJ5zZaaB
— Il Grande Flagello (@grande_flagello) May 23, 2024
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Giannini però ha replicato rincarando la dose. E ha raccontato un aneddoto personale. “Io non uso mai parlare di me stesso”, ha spiegato l’editorialista di Repubblica. “Ma ti racconto un episodio che mi è accaduto due mesi fa a Milano. Reduce dalla puntata di Fabio Fazio, nella quale avevo dato dei giudizi critici rispetto a questa maggioranza, sono andato a dormire in hotel. Alle 4 di notte mi hanno svegliato quattro agenti della polizia per notificarmi una querela per diffamazione. Capisci? Una querela per diffamazione“. Entrambi i contendenti sono rimasti sulle loro posizioni. E la polemica sulla libertà di stampa e sulle pressioni a cui sarebbero sottoposti i giornalisti sembrano destinate a continuare ancora a lungo.