
Il GP di Monaco di Formula Uno è stato segnato da un spaventoso incidente al primo giro, che ha coinvolto le Haas di Kevin Magnussen e di Nico Hulkenberg e la Red Bull di Sergio Perez. La dinamica dell’incidente non lascia spazio a dubbi: il colpevole è Magnussen. Il pilota danese ha tentato un sorpasso azzardato su Perez in un rettilineo troppo stretto per due monoposto. L’anteriore sinistra della sua Haas ha colpito la posteriore destra della Red Bull, che è andata in rotazione, schiantandosi contro il muro e rimbalzando in pista, dove ha colpito l’altra Haas guidata da Hulkenberg. L’incidente ha costretto i commissari di gara a interrompere subito la corsa con le bandiere rosse.
Questa situazione ha rimesso in gioco la Ferrari di Carlos Sainz, che era già fuori gara a causa di una foratura di una gomma. Con la ripartenza, lo spagnolo si è ritrovato terzo in griglia, la stessa posizione che occupava dopo le qualifiche.
Red Bull di Perez distrutta
Fortunatamente, i piloti coinvolti nell’incidente a tre sono rimasti incolumi, ma lo stato della monoposto di Perez era impressionante: in pista non rimaneva altro che la cellula di sopravvivenza e poco più. L’impatto ha completamente distrutto la vettura, evidenziando la gravità dell’incidente.
Magnussen, GP del Canada a rischio
Magnussen, noto per le sue manovre spericolate, rischia ora di non poter partecipare al prossimo GP del Canada. Il pilota danese aveva solo 10 punti sulla super licenza che gli consente di correre in F1: se gli verranno tolti dei punti per l’incidente di Monaco, potrebbe essere costretto a saltare la prossima gara.
L’incidente del GP di Monaco sottolinea ancora una volta quanto sia cruciale la sicurezza in Formula Uno e quanto velocemente possono cambiare le sorti di una gara a causa di un singolo errore di valutazione.