
Giovedì scorso, 23 maggio, l’assalto ai suoi familiari. Oggi, 27 maggio, la scena muta davanti al gip Antonino Cucinella. Non dice nulla sull’orribile tentativo di triplice omicidio, il meccanico trentacinquenne, Daniele Alba. Originario di Cianciana, in provincia di Agrigento, Alba ha provato a uccidere a coltellate la moglie e i figli di 3 e 7 anni.
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L’interrogatorio
Il pm di Sciacca ha provato a sentire Daniele Alba nel carcere di Palermo, ma l’indagato, assistito dai legali Maurizio Gaudio e Luca Burgio, ha comunicato l’intenzione di non rispondere alle domande. Aveva fatto la stessa scelta già dopo l’arresto. L’udienza, dunque, si è subito conclusa. Ora si attende la decisione del giudice sulla richiesta di convalida e applicazione della custodia cautelare del pubblico ministero Brunella Fava. L’uomo deve rispondere di tentato triplice omicidio e lesioni gravissime.
Alba giovedì scorso, 23 maggio, ha accoltellato e ferito gravemente la moglie e i due figli di 7 e 3 anni, investito dalla rabbia verso la donna che avrebbe voluto separarsi rientrando in Polonia, la sua nazione d’origine, insieme ai bambini.
Le condizioni dei figli
I due bambini sono ancora ricoverati all’ospedale pediatrico “Di Cristina” a Palermo. Resta molto grave il maschietto, seppur in miglioramento. Ha subito due interventi: uno al torace, che ha interessato un polmone e anche il cuore, e uno in neurochirurgia al cervello. La sorellina ha diverse ferite al volto. Due, molto profonde, preoccupano i medici. Meno grave invece è la moglie.
Il 35enne, con problemi di tossicodipendenza già noti, si era barricato in casa dopo aver fatto uscire la moglie e il figlio. La più piccola non era stata invece rilasciata subito. Il padre l’ha tenuta in ostaggio per due ore per poi rilasciarla, prima di farsi arrestare dai carabinieri dopo ore di mediazione.