
A pochi giorni dalle Elezioni Europee, Giorgia Meloni sembra aver adottato una nuova strategia. Dopo alcuni tentennamenti e qualche dubbio, ormai sempre più di frequente la leader di Fratelli d’Italia mostra insofferenza per Bruxelles e per le sue politiche. Sino alla recentissima apertura a Marine Le Pen per un’unione fra i rispettivi gruppi parlamentari europei. Innanzitutto c’è da chiedersi cosa abbia spinto la nostra Premier ad accelerare in questa direzione. E la risposta, probabilmente, va divisa a metà fra la strategia politica e le urgenze economiche che potrebbero mettere in seria difficoltà il Governo di Roma. Le procedure di infrazione per il debito, quella sugli assegni familiari che lei stessa ha definito “folle” sono testimonianza di una difficoltà che prima o poi era destinata a presentarsi. Sono anni che l’Italia deve fare i conti con le richieste di austerity provenienti dalla Commissione Europea. E sono anni che le nostre politiche economiche sono dettate dall’esterno. (continua dopo la foto)

Questo ha portato alla rapida caduta di molte figure politiche che hanno vissuto una stagione da protagoniste, ma poi, di fronte alle difficoltà a far funzionare l’economia a favore dei cittadini, sono state spazzate via dall’elettorato. Meloni lo sa e non vuole fare la stessa fine. Si sapeva che prima o poi certe contraddizioni di sarebbero presentate. E Giorgia, come da suo carattere, ha deciso di affrontare la situazione di petto, e di non subire come è capitato ad altri. E’ su questo, più che sul premierato, che si giocherà l futuro dell’alleanza di centrodestra. “L’Europa deve cambiare priorità, la sfida è un’Europa che si occupi di molte meno cose”, ha detto il nostro Presidente del Consiglio. “Bisogna tornare al principio di sussidiarietà per cui l’Europa fa meno cose e le fa meglio rispetto a quando voleva normare anche le cose minime nella vita dei cittadini”. Per rompere questo muro, sia Meloni che Le Pen stanno cercando di mettere in atto una nuova strategia. Che dia loro il peso necessario per farsi sentire nel Parlamento Europeo. (continua dopo la foto)

Ecco perché le due leader del centrodestra italiano e francese hanno messo da parte i litigi del recente passato e hanno avviato una nuova bozza di alleanza. E’ stata Le Pen a proporre per prima l’unione fra Ecr, il gruppo dove siede FdI, e Identità e Democrazia, lo schieramento che vede alleati Lega e Rassemblement National. “Se ci riusciamo”, ha spiegato Le Pen, “possiamo diventare il secondo gruppo del Parlamento Europeo. Penso che un’occasione così non possiamo lasciarcela sfuggire”: Anche per questo il gruppo di Le Pen e Salvini ha proceduto all’espulsione dell’impresentabile estrema destra tedesca di AfD. E Meloni, non caso, ha aperto a sua volta all’idea. “Tutti sanno”, ha detto la nostra Premier, “che il mio obiettivo in Europa è di costruire una maggioranza alternativa a quella che ha governato in Ue negli ultimi anni. Quindi un’alleanza di centrodestra per mandare la sinistra all’opposizione, perché penso che le ricette della sinistra siano sbagliate”. Prossimamente sapremo se le due leader sapranno trovare un accordo e convincere i loro alleati di Bruxelles. Su questo passaggio si giocano molto entrambe. La Le Pen, perché vuole la legittimazione istituzionale che sinora le è sempre mancata. Meloni, per non essere travolta dall’onda delle richieste finanziarie europee e dall’assalto alle case degli italiani. I prossimi passi saranno decisivi per prendere una direzione precisa, una volta per tutte.