
Secondo quanto riportato dal Washington Post, l’amministrazione Biden starebbe valutando la possibilità di autorizzare l’esercito ucraino a utilizzare armi americane per attaccare il territorio russo. Questa decisione rappresenterebbe un cambio di rotta significativo nella strategia degli Stati Uniti, che finora avevano imposto limiti stringenti sull’uso delle armi fornite a Kiev, evitando un’escalation diretta del conflitto.
La notizia, non confermata ufficialmente dalla Casa Bianca, suggerisce che il presidente Joe Biden potrebbe revocare le restrizioni sull’uso delle armi a corto raggio per contrastare l’offensiva russa in Ucraina. L’obiettivo sarebbe quello di fornire a Kiev strumenti più efficaci per difendersi e potenzialmente dissuadere ulteriori aggressioni da parte di Mosca.
Fino alla tarda serata di ieri, la Casa Bianca aveva ribadito la sua posizione ufficiale attraverso il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, John Kirby. “La nostra posizione non è cambiata in questa fase. Non incoraggiamo né permettiamo l’uso delle armi fornite dagli Stati Uniti per colpire il suolo russo,” ha dichiarato Kirby. Questo atteggiamento riflette la preoccupazione di Washington per un’eventuale escalation del conflitto che potrebbe coinvolgere direttamente la NATO e portare a un confronto militare con la Russia.

Trump: “Io avrei bombardato Mosca”
Se fosse stato presidente, Donald Trump, “avrebbe bombardato Mosca e Pechino se la Russia avesse invaso l’Ucraina o la Cina avesse invaso Taiwan”. La dichiarazione shock sta suscitando un vespaio. L’ex presidente Usa, in corsa per le prossime elezioni, ha riferito questa frase a margine di un incontro con alcuni dei principali finanziatori statunitensi della campagna elettorale, in un lussuoso hotel di New York. Lo riferisce il Washington Post.