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L’escalation verso il conflitto globale non si ferma più. Finlandia e Polonia: “Usate le nostre armi contro la Russia”.

Pubblicato: 30/05/2024 10:20

La folle corsa verso un conflitto globale che vedrebbe l’Europa al centro dei combattimenti non si ferma più. Dopo che ieri il Presidente americano Joe Biden ha aperto all’uso di armi Nato in territorio Russo, ora si apprende che i Paesi maggiormente coinvolti – perché confinanti con l’impero sovietico – hanno già dato il via libera per l’impiego dei loro armamenti forniti a Kiev. Sia il governo finlandese, sia quello polacco si sono espressi chiaramente. “L’Ucraina può attaccare la Russia con armi fornite dalla Finlandia“, ha comunicato il ministro degli Esteri del Paese scandinavo Elina Valtonen. “La Finlandia non ha posto alcuna restrizione speciale sui suoi aiuti all’Ucraina”, ha proseguito il Ministro. “Ma presuppone che il materiale venga utilizzato in conformità con il diritto internazionale. La Russia sta conducendo una guerra illegale e l’Ucraina ha il diritto all’autodifesa secondo l’articolo 51 delle Nazioni Unite”. (continua dopo la foto)

Il Ministro degli Esteri finlandese Elina Valtonen

“Ciò include anche attacchi contro obiettivi militari nel territorio dell’attaccante“, ha concluso Valtonen. “Attacchi necessari per l’autodifesa”. In seguito, è stato comunicato che anche la Polonia ha dato il via libera a Kiev per l’uso delle armi su obiettivi posti in territorio Russo. Domani i Ministri degli Esteri della Nato si incontreranno a Praga per discutere principalmente della situazione in Ucraina. Formalmente, le ultime mosse non vorrebbero favorire un’escalation, o almeno così comunicano le fonti dei Governi dell’Alleanza Atlantica. Ma, di fatto, a Praga si discuterà proprio dell’eventuale “via libera” all’utilizzo di armi Occidentali in territorio Russo. Con i Paesi che spingono per questa soluzione, nel tentativo di fermare l’avanzata dell’esercito di Putin, che proveranno a convincere i più cauti a “rimuovere le restrizioni”. (continua dopo la foto)

In contemporanea con l’incontro dei Ministri degli Esteri, a Washington si discuterà di un nuovo pacchetto di aiuti a Zelensky. Sul tavolo ci sono diverse opzioni, e dalle decisioni americane dipenderà parte del futuro dell’Europa. Perché le conseguenze di questo inasprimento delle posizioni dei Paesi della Nato, come ha detto Putin ieri, alzerebbe in modo drammatico il livello dello scontro. “La Nato non ha capito con chi ha a che fare“, ha affermato il Presidente Russo. Che ha lasciato aperte tutte le possiilità di risposta da parte di Mosca nei confronti di attacchi diretti sul suo territorio. Non è tutto. Se l’esercito Russo dovesse incontrare difficoltà, l’incubo dell’uso di armi strategiche nucleari diventerebbe sempre più concreto. Con conseguenze drammatiche per il popolo ucraino, che ormai in questo conflitto è diventato vittima sacrificale delle decisioni altrui, e per il mondo intero.

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