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Ragazzi dispersi nel fiume, parla il sindaco: “Quei 15 minuti fatali, ecco cos’è successo”

Pubblicato: 01/06/2024 13:05

Una vera e propria trappola mortale: il fiume Natisone a Premariacco, in Friuli, ha inghiottito tre giovani rimasti abbracciati nel tentativo disperato di resistere alla furia dell’acqua. Alle 15 del 31 maggio, quando ormai erano già dispersi, la portata del fiume aveva raggiunto i 250 metri cubi al secondo, un drammatico aumento rispetto ai 20 metri cubi al secondo registrati alle 13:30. A spiegare cos’è successo è stato il sindaco Michele De Sabata, che ha rilasciato un’intervista al Quotidiano Nazionale per spiegare cosa sia successo in quei momenti drammatici.

Il sindaco di Premariacco ricostruisce i fatti

Il sindaco di Premariacco, Michele De Sabata, continua a seguire da vicino le operazioni di ricerca in queste ore. “Sembra che i ragazzi siano stati traditi dalla scarsa conoscenza del fiume,” ha dichiarato il sindaco. “Le piene del Natisone si ripetono cinque volte all’anno. È logico che quando piove al nord, l’invaso si riempie rapidamente. Per 360 giorni all’anno, il fiume è balneabile, lo so bene, vivo qui. Il problema è che quei ragazzi non sapevano nulla di questo.”

Secondo la ricostruzione, i tre giovani sono arrivati a piedi sul greto del fiume alle 13:20. Alle 13:35 erano già partiti i soccorsi, con i vigili del fuoco che sono giunti sul posto alle 13:50. Ma cosa è accaduto in quei fatidici 15 minuti?

“L’acqua era alta meno di un metro, circa 50 centimetri,” ha spiegato De Sabata. “Tuttavia, i ragazzi hanno deciso di non attraversarla, si sono spaventati e hanno atteso i soccorsi. Una delle ragazze, a quanto pare, non sapeva nuotare. Erano a soli 10 metri dalla riva, su un isolotto, poiché il fiume scorreva anche alla destra della lingua di terra. Si sono abbracciati e hanno cercato di resistere alla corrente.”

La mancanza di familiarità con le condizioni del fiume e la rapida crescita della portata d’acqua hanno trasformato una giornata di svago in una tragedia. Il sindaco De Sabata ha sottolineato come l’ignoranza del pericolo insito nelle piene del Natisone abbia avuto conseguenze fatali per i tre giovani.

La comunità di Premariacco, intanto, è sconvolta e si stringe attorno alle famiglie dei dispersi, mentre le ricerche dei soccorritori continuano senza sosta nella speranza di un miracolo.

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