
Una nuova ferita è stata inferta al patrimonio culturale italiano. Un turista olandese, di 27 anni, ha pensato bene di lasciare la propria firma sulle antiche pareti di una domus romana nel Parco archeologico di Ercolano. L’episodio si è verificato solo una sera fa, quando il personale di vigilanza ha notato l’ennesimo gesto di inciviltà e ha subito allertato i carabinieri.
Il giovane, in vacanza in Campania, ha usato un pennarello nero indelebile per vergare il proprio nome sugli antichi stucchi di una dimora romana, salvata dalle ceneri del Vesuvio. Questo gesto sconsiderato ha suscitato indignazione e sconcerto tra i presenti e tra coloro che lavorano quotidianamente per proteggere il nostro prezioso patrimonio storico.
L’uomo è stato immediatamente identificato e denunciato per danneggiamento e imbrattamento di opere artistiche. Questo triste episodio non è isolato. Nonostante l’impegno costante del ministero della Cultura e del personale addetto alla vigilanza, il patrimonio archeologico italiano continua a essere bersaglio di gesti sconsiderati.
Ricordiamo il caso del 2020, quando una turista si fece un selfie salendo sul tetto di un edificio antico a Pompei, o l’episodio del 2022 in cui un uomo entrò con lo scooter negli scavi lungo il percorso esterno delle mura della stessa città. Ogni episodio di questo genere rappresenta una ferita non solo per il sito colpito, ma per tutta la nostra storia e identità culturale.
Questi gesti di inciviltà sottolineano l’importanza di sensibilizzare il pubblico sul rispetto e la tutela del nostro patrimonio culturale. Ogni atto vandalico è un’offesa alla nostra storia, che merita di essere custodita e rispettata con la massima cura.