
Alcuni dei principali ospedali di Londra sono stati vittime di un massiccio cyberattacco, causando la cancellazione di interventi chirurgici e il trasferimento urgente di pazienti. Le strutture più colpite sono quelle associate al fornitore di servizi “Synnovis”, tra cui il King’s College Hospital, il Guy’s Hospital, il St Thomas’ Hospital, e due importanti centri pediatrici: il Royal Brompton e l’Evelina London Children’s Hospital.
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L’attacco informatico, come riportato dalla BBC, ha avuto gravi ripercussioni sui servizi ospedalieri, soprattutto sulle trasfusioni di sangue e sui risultati degli esami clinici. Attualmente non si conoscono i responsabili, ma diverse fonti suggeriscono che si tratti di un attacco “ransomware”, un tipo di cyberattacco in cui gli hacker chiedono un riscatto, solitamente in bitcoin, per restituire i dati rubati. Un attacco simile ha recentemente colpito la British Library, costringendola a pagare una somma considerevole, stimata intorno agli 8 milioni di euro, per recuperare i propri sistemi e mitigare i danni subiti.
Ospedali di Londra sotto attacco hacker
Steve Sands, esperto di sicurezza informatica del Chartered Institute for IT, ha sottolineato che la minaccia del ransomware è ormai un ‘pericolo sempre presente’ per le istituzioni critiche, comprese scuole e ospedali. Sands ha dichiarato: “Gli autori degli attacchi non hanno scrupoli e attaccheranno qualsiasi organizzazione le cui difese informatiche non siano adeguatamente robuste.

Dobbiamo garantire che tutte le organizzazioni del settore pubblico dispongano di piani di emergenza per gestire gli attacchi informatici, che il personale sia regolarmente formato sui rischi e che vi siano investimenti sufficienti nella resilienza del software. Chiunque formerà il prossimo governo dovrà assicurarsi che il Servizio Sanitario Nazionale disponga delle risorse necessarie e che vengano spese correttamente, per garantire che le vite non siano messe a rischio”.
Il governo ha dichiarato che sta fornendo supporto alle strutture colpite. Il professor Awais Rashid, capo del Bristol Cyber Security Group presso l’Università di Bristol, ha evidenziato che le infrastrutture digitali sono spesso una combinazione complessa di molti sistemi diversi e fornitori di servizi di terze parti.