Una donna italiana di 51 anni ha denunciato di essere stata soggetta, a più riprese, ai maltrattamenti di una coppia di Collegno, in provincia di Torino. Pare che la donna – secondo alcune testimonianze – avesse una relazione con i due, mentre secondo altre fonti lavorava presso la coppia come colf. La vittima del folle episodio di violenza che ne è seguito, comunque, aveva abitato per un periodo in casa di Gianni Colucci, 53 anni, e di Antonella Ponzano, 43. Dopo avere subito angherie ed essere stata maltrattata a più riprese, la donna aveva deciso di denunciare i due coinquilini e di lasciare la loro casa, scortata dai carabinieri, nello scorso mese di novembre. I due però non avevano accettato le accuse e l’allontanamento della 51enne, e hanno meditato un piano di vendetta criminale per punirla. Piano che poi hanno messo in atto nella notte fra il 2 e il 3 giugno, e che solo per caso non si è trasformato in una tragedia irreversibile. (continua dopo la foto)

Colucci e la Ponzano si sono appostati in viale XXIV Maggio a bordo di una Fiat Panda di loro proprietà. Hanno aspettato che l’ex coinquilina attraversasse la strada insieme al suo cane, sono montati sull’auto e sono partiti a tutto gas, investendola deliberatamente. Poi si sono dati alla fuga lasciandola a terra, gravemente ferita, mentre il cane è fuggito e non è stato più ritrovato. Fortunatamente in quel punto della strada erano presenti le telecamere di sicurezza che hanno ripreso i due aguzzini mentre si avvicinavano in auto alla vittima. Alcuni testimoni che avevano assistito alla scena hanno chiamato i soccorsi e, in seguito, hanno fornito ai Carabinieri dettagli importanti sul mezzo usato per compiere l’agguato. Le Forze dell’Ordine hanno poi ritrovato il veicolo danneggiato nella parte anteriore in una via poco distante dal luogo dell’incidente. (continua dopo la foto)

Colucci e la Ponzano sono stati quindi fermati mentre tornavano a piedi verso la loro abitazione e arrestati con l’accusa di tentato omicidio, aggravato dalla premeditazione. La vittima, per fortuna, non è in pericolo di vita, ma ha subito gravi ferite – in particolare un brutto trauma facciale – ed è stata ricoverata con una prognosi di 90 giorni. I Carabinieri, sui cellulari della coppia, hanno trovato alcune ricerche effettate su Google su “come uccidere una persona“, fatto che rafforza l’ipotesi della premeditazione del folle atto di violenza.