Vai al contenuto

L’artista francese Ben si è suicidato: la moglie 60enne era morta poche ore prima

Pubblicato: 06/06/2024 11:47
artista francese Ben suicidato

Un grave lutto ha colpito la Francia e il mondo dell’arte in generale. L’artista francese Ben, conosciuto soprattutto per i suoi slogan ironici, si è infatti suicidato all’età di 88 anni dopo che, soltanto poche ore prima, anche la moglie 60enne era morta. A rendere pubblica per primi la notizia sono stati i figli della coppia, Eva e Francois. La loro madre, Annie, era stata colpita da un ictus lunedì sera ed era poi deceduta mercoledì.
Leggi anche: È morto Roberto Cavalli, l’artista della moda dalla visione irriverente

Una nota struggente spiega i motivi del suo estremo gesto: “Incapace di vivere senza di lei, Ben si è suicidato poche ore dopo nella loro casa di Nizza”. Ben era nato a Napoli nel 1935, per poi trasferirsi a 14 anni proprio a Nizza, in Francia, dove ha trascorso il resto della sua lunga vita. È considerato uno dei massimi esponenti del movimento Fluxus che negli anni ’60 sconvolse il mondo dell’arte ufficiale con uno stile pieno di ironia provocatoria.

La vita e la carriera di Ben

Lo stesso Ben amava dire che “tutto è arte”. Per questo, al posto delle tradizionali opere, faceva dei “gesti”, come ad esempio stare fermo davanti alla vetrina di una galleria e gridare fino a perdere la voce, organizzare spettacoli poi mai messi in scena, o recital di pianoforte in cui il pianista terminava la sua performance fuggendo. E inoltre filmava qualsiasi cosa: i corpi dei passanti sulla Promenade des Anglais a Nizza, o anche le opere di altri artisti.


“La mia arte sarà un’arte di appropriazione. – diceva di lui – Cerco di firmare tutto ciò che non è stato firmato. Credo che l’arte sia nell’intenzione e che basti firmare. Non sono una macchina da soldi, ma una macchina per la comunicazione”. Ma Ben divenne famoso soprattutto per i suoi slogan umoristici, dipinti di solito in bianco su sfondo nero, con una grafia da bambino: “A che serve l’arte?”, “Il nuovo è sempre nuovo?”, “Cosa ci fai qui?”. Opere che gli sono valse un posto al prestigioso MoMA di New York, oltre ad essere replicati su zaini, quaderni o fermate del tram a Nizza. “Sugli astucci dei nostri bambini, su tanti oggetti di uso quotidiano e anche nel nostro immaginario, Ben ha lasciato il suo segno, fatto di libertà e poesia, di apparente leggerezza e travolgente profondità”, lo ricorda così in un comunicato il presidente francese Emmanuel Macron.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure