
L’annuncio tanto atteso dai mercati è finalmente arrivato: la Banca Centrale Europea (BCE) ha deciso di abbassare i tassi d’interesse dello 0,25%. Questo significa che il tasso sul rifinanziamento principale scenderà al 4,25%, quello sul rifinanziamento marginale al 4,5% e quello sui depositi al 3,75%. La decisione, confermata nella riunione di giugno del Consiglio direttivo della BCE, segna il primo taglio dei tassi d’interesse dal marzo 2016, quando furono ridotti dallo 0,05% allo 0%.
Nel luglio 2022, la BCE aveva iniziato una rapida escalation dei tassi, portandoli dallo 0% al 4,5% nel tentativo di controllare l’inflazione. Ora, con l’inflazione che mostra segni di rallentamento, la BCE ha deciso di invertire leggermente la rotta. Tuttavia, la riduzione di 0,25 punti percentuali è modesta e resta da vedere come la BCE si muoverà nel resto dell’anno, soprattutto considerando che negli ultimi due mesi l’inflazione ha mostrato segni di risalita.
Il vicepremier Antonio Tajani ha accolto positivamente la notizia, definendola “una buona notizia, ma non assolutamente sufficiente”. Tajani ha sottolineato la necessità di ulteriori riduzioni per agevolare il credito per le piccole imprese e le famiglie italiane ed europee. L’attenzione è ora rivolta anche alla Federal Reserve (Fed), la banca centrale degli Stati Uniti, che si prevede possa iniziare a tagliare i tassi d’interesse a partire da settembre.
Taglio dei tassi, cosa significa veramente
Il taglio dei tassi di interesse della BCE avrà ripercussioni sui mutui e sui prestiti, sebbene servirà del tempo perché queste decisioni si traducano in effetti concreti per cittadini e imprese. Chi ha già un mutuo a tasso fisso non vedrà cambiamenti nelle proprie rate, che rimarranno invariate come da contratto. Tuttavia, le famiglie con mutui a tasso variabile potranno beneficiare di rate più basse nei prossimi mesi, grazie alla riduzione dei tassi.
Negli ultimi anni, chi ha contratto un mutuo a tasso variabile ha visto un significativo aumento delle rate a causa dei rialzi dei tassi d’interesse. Con l’annuncio della BCE, la situazione dovrebbe iniziare a migliorare, portando a una progressiva riduzione dei tassi e, di conseguenza, delle rate mensili.
La decisione della BCE di abbassare i tassi è stata ampiamente anticipata dai mercati nelle settimane precedenti la riunione di giugno. Gli analisti avevano già previsto che un taglio sarebbe stato necessario per sostenere l’economia europea e affrontare l’inflazione in modo più equilibrato.
Il taglio dei tassi di interesse della BCE rappresenta una svolta significativa nella politica monetaria europea, ponendo fine a un periodo di rapida crescita dei tassi iniziato nel 2022. Sebbene la riduzione sia limitata, essa segnala un cambiamento di direzione che potrebbe avere importanti implicazioni per l’economia dell’Eurozona. Le famiglie e le imprese europee dovrebbero beneficiare di condizioni di finanziamento più favorevoli, contribuendo a stimolare la crescita economica e a migliorare la stabilità finanziaria nel lungo termine.