
Una nuova pandemia è inevitabile, afferma Vittorio Sambri in un’intervista de Il Resto del Carlino, microbiologo e responsabile del laboratorio di Pievesestina dell’Ausl Romagna. Secondo Sambri, è solo una questione di tempo prima che un nuovo virus emerga, probabilmente influenzale, ma non si può prevedere con esattezza quale sarà o quando si manifesterà. Tuttavia, l’esperienza del Covid-19 ha spinto le autorità sanitarie a prepararsi adeguatamente per future emergenze.
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L’Ausl Romagna, seguendo il piano pandemico nazionale, ha sviluppato un piano regionale aggiornato che stabilisce chiaramente le azioni da intraprendere e le responsabilità in caso di una nuova pandemia. Negli ultimi tre mesi, sono state condotte esercitazioni coinvolgendo tutti gli attori che potrebbero essere chiamati a gestire una nuova emergenza, simulando diversi scenari per migliorare la preparazione complessiva. “Siamo pronti anche per la dengue, nel caso la situazioni peggiori. Al momento però è sotto controllo”
Queste esercitazioni hanno incluso la preparazione per l’eventuale necessità di nuove mascherine e un aumento dei posti letto nelle terapie intensive. Grazie ai fondi del Piano nazionale per gli investimenti complementari del Pnrr, gestito dalla Regione Emilia-Romagna, i laboratori sono ora molto più attrezzati rispetto al periodo pre-Covid-19. Nuove tecnologie, sviluppate con investimenti milionari, permettono di identificare rapidamente nuovi virus e stabilire test diagnostici rapidi entro 48/72 ore.
Nuovo virus: da cosa sono causate le pandemie
Il piano pandemico europeo, attualmente in sviluppo, è anch’esso fondamentale per la gestione di future pandemie, poiché ogni livello del sistema sanitario deve essere coordinato e pronto a rispondere in modo efficace. Sambri sottolinea che le pandemie non sono causate da singoli eventi o errori, ma dal nostro stile di vita, dall’affollamento e dall’uso irresponsabile delle risorse. La nostra capacità di viaggiare rapidamente in tutto il mondo facilita la diffusione dei virus.
In conclusione, Sambri conferma che le pandemie sono cicliche e inevitabili. I virus esistono da sempre e continueranno a emergere. La peste nel 1400, l’AIDS e altre malattie infettive testimoniano che i virus sono una costante nella storia umana. La chiave è essere preparati, e secondo Sambri, l’Ausl Romagna lo è.
Cos’è la Dengue, come si trasmette e quali sono i sintomi
La Dengue è una malattia virale trasmessa da zanzare del genere Aedes, come la zanzara tigre. Due casi di Dengue sono stati registrati a Modena in persone rientrate da paesi extra-europei. Per evitare che il virus si diffonda in Italia, è cruciale adottare misure di prevenzione contro le zanzare.
I cittadini devono evitare il ristagno d’acqua nei propri spazi verdi e abitativi, mantenendo puliti giardini e trattando i tombini con sostanze antilarvali. Altri metodi di protezione includono l’uso di zanzariere, vestiti coprenti e repellenti. I sintomi della Dengue includono febbre alta, cefalea e dolori intensi a ossa, muscoli e articolazioni, noti come “febbre spaccaossa”. In caso di contagio, è necessario rivolgersi al medico per accertamenti specifici e segnalare il caso alle autorità sanitarie, che organizzano disinfestazioni nelle aree frequentate dal paziente. L’infezione da Dengue dura generalmente pochi giorni, ma può raramente causare complicanze emorragiche. La trasmissione avviene solo tramite punture di zanzare, non tra persone.