
Simone Borgese è stato arrestato un’altra volta, e sempre per lo stesso reato. Il 39enne romano già nel 2015 venne arrestato per lo stupro una tassista. Era uscito dal carcere nel giugno del 2022 dopo aver scontato una pena di sette anni e mezzo. Ma adesso si trova di nuovo in stato di arresto con l’accusa di aver stuprato una studentessa di 26 anni.
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Come è avvenuto il nuovo stupro di Simone Borgese
“Scusami, come arrivo all’Eur?”. È questa la scusa con cui Simone Borgese ha fermato la studentessa che si trovava a una fermata dell’autobus nel quartiere romano della Magliana lo scorso 8 maggio. L’uomo è riuscito a convincere la giovane a salire sulla sua macchina. Poi, raggiunto un luogo isolato, è scattata la violenza sessuale. Ad arrestarlo sono stati i poliziotti del Distretto San Giovanni dopo un mese di indagini.

A far riflettere è il fatto che, sempre l’8 maggio, Simone Borgese commise l’altro stupro, ma a distanza di ben nove anni. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, Borgese accosta la sua auto, chiedendo alla ragazza indicazioni stradali per poter raggiungere l’entrata al Grande Raccordo Anulare in direzione Eur. Lei, dopo aver controllato un’applicazione, indica all’uomo la strada da seguire. Ma il 39enne le mostra il suo cellulare scarico e apre lo sportello dell’auto invitandola a salire per accompagnarlo.
A quel punto la ragazza commette l’ingenuità di salire a bordo. Simone Borgese con una scusa le sottrae il telefono: “Devo fare una chiamata”. Ma poi non glielo restituisce più e inizia a molestarla. Lo stupro scatta una volta giunti in una zona isolata. Poi l’aguzzino restituisce lo smartphone alla sua vittima e la riaccompagna vicino villa Bonelli. La giovane però lo riconosce da una foto segnaletica mostratale dagli inquirenti. Una volta rintracciato e identificato, nei confronti del 39enne romano è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.