
BRUXELLES – A pochi giorni dall’apertura delle urne, l’Europa si trova di fronte a una nuova e insidiosa minaccia: la guerra ibrida condotta attraverso una massiccia campagna di disinformazione. Questa offensiva, orchestrata principalmente dalla Russia, ha come obiettivo quello di screditare l’Unione Europea e di allontanare gli elettori dalle urne, puntando a innalzare il tasso di astensionismo.
Il bombardamento di fake news
Il Parlamento Europeo e la Commissione UE hanno lanciato l’allarme: nelle prossime ore si intensificherà il bombardamento digitale di fake news. Questo attacco, che corre sui social media come Facebook, Instagram, WhatsApp e TikTok, mira a delegittimare l’Unione Europea e a rafforzare i partiti antisistema. In particolare, si nota una pesante influenza in paesi chiave come Italia, Germania e Francia, che rappresentano il cuore dell’UE sia demograficamente che politicamente.
L’Italia nel mirino
L’Italia emerge come uno dei paesi più colpiti. Sono stati identificati almeno 275 profili pro-Russia che hanno raggiunto 1,5 milioni di account italiani, diffondendo messaggi mirati a promuovere il voto di protesta e a screditare i media tradizionali. La strategia è chiara: aumentare il livello di astensionismo e far fallire il fronte europeista. Vecchi hashtag come #Iononvoto sono stati resuscitati e circolano attivamente, accompagnati da propaganda NoEu e NoVax.
La disinformazione in Europa
L’offensiva non risparmia altri paesi europei. In Germania, la campagna mira a convincere gli elettori dell’inutilità del voto, mentre in Spagna si diffondono falsità riguardo la validità delle preferenze espresse. In Polonia, la disinformazione si concentra sui profughi ucraini, sfruttando le tensioni generate dalla guerra in Ucraina. La guerra ibrida di Mosca punta anche a minare il sostegno europeo a Zelenski e a evitare la formazione di una nuova Commissione UE decisa a contrastare l’espansionismo russo.
Putin nega, ma le prove evidenti
Dal Cremlino, Putin nega qualsiasi coinvolgimento, dichiarando che la Russia non pratica disinformazione sulle elezioni UE. Tuttavia, le prove raccolte dal Parlamento Europeo sono schiaccianti. Oltre alla disinformazione riguardante la guerra in Ucraina, si registrano campagne mirate a distorcere i provvedimenti dell’Unione, come quello sugli insetti commestibili, e a esacerbare i dibattiti politici interni.
L’Europarlamento ha attivato uffici specializzati per monitorare e bloccare queste attività di disinformazione. Tuttavia, la paura è palpabile: si prevede che l’attacco si intensificherà nei tre giorni precedenti il voto, con un incremento dell’uso dell’intelligenza artificiale per perfezionare le tecniche di manipolazione. Gli esperti avvertono che queste interferenze non sono occasionali, ma parte di una strategia sistematica di lungo periodo.
Il nemico invisibile
Mentre l’Unione Europea si prepara a reagire, i cittadini dovranno affrontare un nemico invisibile: la disinformazione. Questa non è una semplice battaglia politica tra partiti, ma una guerra ibrida subdola, perpetrata da nemici esterni come Russia e Cina. In questi giorni cruciali, è essenziale mantenere alta la guardia e fare affidamento su fonti di informazione verificate per difendere la democrazia europea.