
Un’alba di terrore quella di lunedì 10 giugno a Monza: nelle prime ore del mattino, un uomo di 55 anni ha accoltellato la moglie e il figlio all’addome. Il drammatico episodio ha scosso la tranquillità del quartiere, lasciando la comunità attonita. L’aggressione è avvenuta nell’abitazione di famiglia. La moglie, di 46 anni, e il figlio, di 23 anni, sono riusciti a scappare nonostante le gravi ferite riportate. Attualmente, entrambe le vittime sono ricoverate in condizioni critiche all’ospedale San Gerardo di Monza, dove i medici stanno facendo tutto il possibile per salvarle.
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Il coraggio dei vicini
A dare l’allarme sono stati i vicini di casa. Le urla strazianti provenienti dall’appartamento hanno attirato l’attenzione del vicinato. Preoccupati, si sono avvicinati e hanno visto la donna e il figlio fuggire dalla casa, ricoperti di sangue. La prontezza dei vicini nel chiamare le forze dell’ordine è stata fondamentale. Tempestivo l’intervento della polizia, che è riuscita a bloccare l’uomo prima che potesse causare ulteriori danni. Il responsabile dell’aggressione è stato portato in Questura, dove si trova tuttora sotto interrogatorio. Le motivazioni di questo gesto folle sono ancora sconosciute, ma gli inquirenti stanno cercando di fare luce sulla vicenda.

La dinamica dell’aggressione
L’aggressione sarebbe avvenuta durante l’ennesima lite. Marito e moglie sono di nazionalità ucraina. Dopo averla picchiata in casa, questa mattina presto nell’abitazione di famiglia in via Ariosto, l’uomo ha impugnato un coltello da cucina e ha colpito la donna all’addome. Poi ha aggredito anche il figlio, forse intervenuto in difesa della madre.
La comunità sotto shock
Il quartiere è sotto shock. Gli abitanti descrivono l’uomo come una persona tranquilla e non riescono a spiegarsi cosa possa aver scatenato un simile gesto. “Non avremmo mai immaginato una cosa del genere – racconta un vicino – Siamo tutti sconvolti”. In queste ore difficili, la comunità di Monza si stringe attorno alle vittime. Un appello alla solidarietà è stato lanciato, invitando chiunque possa a donare sangue presso l’ospedale San Gerardo. “Ogni aiuto è prezioso in momenti come questi”, ha dichiarato il direttore sanitario dell’ospedale. La speranza di tutti è che la moglie e il figlio possano superare questa prova terribile e ritrovare la serenità perduta. Intanto, le indagini proseguono per cercare di comprendere le dinamiche e le motivazioni di un atto così brutale.