
Per adesso, come spiega Laura Pertici su Repubblica, è una tentazione. Ma quanto sta accadendo in Francia, con la netta vittoria della Le Pen alle elezioni europee e la successiva decisione di Eric Ciotti, presidente dei Republicains, di allearsi con la leader di Rassemblement National, potrebbe trasformare l’idea in un progetto concreto. Giorgia Meloni, infatti, starebbe valutando la possibilità di opporsi al possibile “accordo lampo” sulla presidenza della prossima commissione europea. In sintesi, la nostra Premier starebbe preparando uno sgambetto a Ursula Von der Leyen. E per farlo, sfrutterebbe le elezioni politiche indette il 30 Giugno prossimo in Francia dal Presidente Macron. Se Marine Le Pen e i neogollisti dovessero ottenere una vittoria netta, andando così al governo del Paese, la nostra Premier potrebbe, in alleanza con la leader di Rassemblement National e con il Presidente del partito Jordan Bardella, cercare di provocare un vero e proprio terremoto negli equilibri di Bruxelles. Portando i conservatori al centro della scena. (continua dopo la foto)

Per Meloni si tratterebbe di un clamoroso cambio di rotta, e anche della possibilità di sfruttare l’ottimo risultato di Fratelli d’Italia alle recenti consultazioni continentali. “E’ un piano ad alto rischio“, commenta la giornalista di Repubblica, “su cui sono in corso riflessioni approfondite a Palazzo Chigi. Due indizi, però, portano in questa direzione”. Il primo, è da ricercare nell’assenza del delegato dei conservatori alla prima riunione dei capigruppo dell’Europarlamento. Riunione durante la quale, per l’appunto, è stata lanciata l’idea della rielezione lampo della Von der Leyen. Il secondo è che, secondo quanto riportano fonti molto accreditate, in queste ore Meloni e Le Pen si sarebbero parlate. Un dialogo che sarebbe incentrato sulla preparazione di una strategia comune da adottare se Marine andrò a governare la Francia. Le conseguenze di un’alleanza italo-francese, e più specificamente fra le due leader che potrebbero trovarsi contemporaneamente al governo dei rispettivi Paesi, sarebbero potenzialmente molto pesanti per l’Unione Europea. (continua dopo la foto)

Le Pen non fa mistero di voler stravolgere le regole del Patto di Stabilità. Per esempio riportando a 60 anni l’età per andare in pensione e abbassando notevolmente le tasse sui consumi. Lei e Jordan Bardella pensano di trovare le risorse dal taglio dei sussidi destinati agli extracomunitari. Meloni, che si trova a un bivio economico a causa delle scarse risorse di cui dispone il suo governo e della procedura d’infrazione che Bruxelles sta per aprire contro l’Italia (e anche contro la Francia), sa di camminare su un crinale scivoloso. Ma, a quanto pare, ha anche capito che senza un cambiamento di paradigma con la Ue l’Italia rischia di trovarsi impantanata in una stagnazione che potrebbe durare anni. E i cittadini non le perdonerebbero altri tagli al Welfare. Da qui, soprattutto, nasce la tentazione di un accordo fra Parigi e Roma. La decisione è rinviata al 30 Giugno, a dopo le elezioni francesi.