
Silvio Berlusconi è morto un anno fa, e le sue reti televisive hanno deciso di dedicare al ricordo dell’uomo che ha creato l’impero mediatico di Mediaset un ampio spazio. All’interno del documentario, fra le tante testimonianze, spicca quella della figlia Barbara. Che in questa occasione ha pubblicato un testo significativo fra le sue storie Instagram, collegato per l’appunto al “simulcast” prodotto dalle Reti dell’ammiraglia di famiglia. “In questi 12 mesi”, ha detto Barbara davanti alle telecamere, “l’ho sempre sentito al mio fianco, come se non se ne fosse mai andato. Ho notato che questo avviene anche in Italia, perché si parla ogni giorno di lui”. L’intervista a Barbara è stata registrata ad Arcore, e si dipana fra i ricordi privati e considerazioni di ampio respiro. “Mio padre mi ha insegnato l’irrefrenabile ottimismo“, spiega la terzogenita del Cavaliere, nata dal secondo matrimonio con Veronica Lario. “Mi ha insegnato l’etica del lavoro, la grande generosità, la capacità di realizzare sogni da tutti ritenuti impossibili. E mi ha insegnato a non portare rancore”. (continua dopo la foto)

“Mio padre ha cambiato l’Italia modernizzandola“, prosegue Barbara. “Nell’imprenditoria, nello sport, nei media e soprattutto nella politica, con l’introduzione del bipolarismo“. La terza figlia di Berlusconi ha anche affrontato argomenti più spinosi. Come il fatto che il padre sia stato, alla fine, una figura fortemente divisiva all’interno della società italiana. “E’ stato molto amato perché ha sempre difeso la libertà come diritto naturale dell’uomo“, ha spiegato, “in contrapposizione a uno Stato più oppressivo e non al servizio dei cittadini. E poi è stato certamente contrastato“. Barbara ha sottolineato come il papà sia stato “il leader politico più contrastato al mondo, con più di 4mila udienze, 86 processi, un accanimento da parte della magistratura politicizzata che è durato quasi trent’anni e ne ha anche compromesso gravemente la salute. Io mi auguro”, ha concluso Barbara Berlusconi, “che venga presto approvata in Parlamento la riforma della giustizia“.