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Salvini bocciato dall’antitrust sugli Ncc: “Stritolano la libertà d’impresa”

Pubblicato: 13/06/2024 08:03

Un vero e proprio terremoto si sta abbattendo sul pacchetto Salvini, la riforma del noleggio con conducente (Ncc), che sta scuotendo il settore del trasporto non di linea. Le Autorità di regolazione dei trasporti e l’Antitrust hanno espresso in un parere congiunto, che il Sole 24 Ore ha anticipato, cinque punti critici che potrebbero alterare la concorrenza.
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Critiche principali

1. Tempo minimo di attesa: Il parere sottolinea che l’obbligo per gli autisti Ncc di attendere almeno 30 minuti dalla prenotazione prima di effettuare un servizio rappresenta un ostacolo ingiustificato all’esercizio dell’attività d’impresa e riduce l’efficacia delle app di intermediazione tra domanda e offerta.

2. Discriminazioni: Le nuove disposizioni sembrano proteggere unicamente l’interesse economico dei tassisti a scapito degli Ncc, senza reali motivi di interesse generale come la gestione del traffico e il rispetto dell’ambiente.

3. Impossibilità di confronto: Gli utenti sono obbligati a scegliere tra taxi e Ncc prima di ricevere una stima dei tempi di arrivo e dei costi, impedendo così un confronto trasparente e danneggiando i consumatori.

4. Registro Nazionale: La mancata adozione del Registro Nazionale delle imprese che offrono servizi di taxi e Ncc, previsto dal 2019, blocca ingiustificatamente l’emissione di nuove autorizzazioni, limitando l’ingresso di nuovi operatori nel mercato.

5. Dati e controllo: La bozza del Dpcm non prevede norme sufficienti per il controllo da parte degli enti territoriali, limitando l’accesso ai dati necessari per monitorare correttamente il settore.

Reazioni e richieste

Il severo giudizio delle Authority supporta le proteste delle sigle che rappresentano i servizi di trasporto Ncc. Andrea Romano, presidente di MuoverSì-Federazione NCC e Mobilità, ha dichiarato che il parere rappresenta un’occasione imperdibile per il governo di lavorare a una legge efficace per il trasporto pubblico non di linea. Romano rinnova la disponibilità a collaborare con il governo per una nuova legge-quadro.

Lorenzo Pireddu, general manager di Uber Italia, concorda sulla necessità di una riforma organica che migliori l’offerta di mobilità, eliminando rigidità e garantendo qualità e disponibilità del servizio.

Incontro chiave

Il parere giunge poco prima dell’incontro del 17 giugno tra il ministro dei Trasporti Matteo Salvini e le sigle sindacali dei tassisti. In questo incontro si discuterà il riordino della normativa della mobilità non di linea, con l’obiettivo di evitare lo sciopero delle auto bianche. Molti tassisti temono che la normativa favorisca gli Ncc e le multinazionali come Uber a loro discapito.

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