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Italia-Albania, fermati 50 tifosi italiani con coltelli e bombe carta

Pubblicato: 15/06/2024 19:17

Dortmund – Nella giornata di oggi, le forze dell’ordine tedesche hanno fermato preventivamente cinquanta tifosi italiani a poche ore dall’inizio della partita tra Italia e Albania. L’episodio è avvenuto nei pressi di un ristorante, dove la polizia ha intercettato il gruppo di supporter italiani prima che potessero entrare in contatto con i tifosi albanesi.

Secondo le informazioni fornite dalla polizia, i tifosi sono stati trovati in possesso di oggetti atti ad offendere, tra cui coltelli, bombe carta e passamontagna. Gli oggetti sequestrati indicano che gli individui erano probabilmente pronti a ingaggiare scontri violenti.

Le autorità tedesche hanno deciso di trattenere i tifosi negli uffici di polizia per 24 ore, in attesa di una valutazione da parte della magistratura. L’azione preventiva è stata adottata per evitare possibili scontri che avrebbero potuto minare la sicurezza pubblica in occasione dell’incontro sportivo.

L’incontro tra Italia e Albania, che si svolgerà questa sera allo Stadion Signal Iduna Park, ha suscitato grande interesse tra i tifosi di entrambe le nazioni. La città di Dortmund si è preparata con un imponente dispiegamento di forze dell’ordine per garantire la sicurezza dell’evento e prevenire episodi di violenza.

La collaborazione tra le autorità italiane e tedesche è stata fondamentale per l’individuazione e il fermo dei tifosi potenzialmente pericolosi. Il Ministro degli Interni tedesco ha lodato l’efficacia delle operazioni preventive, sottolineando l’importanza di garantire che eventi sportivi di questa portata si svolgano in un clima di serenità e sicurezza.

Nonostante i provvedimenti adottati, le autorità italiane hanno espresso preoccupazione per l’immagine negativa che questi episodi rischiano di proiettare all’estero. Il calcio, che dovrebbe essere un’occasione di festa e di incontro tra culture diverse, rischia troppo spesso di essere associato a fenomeni di violenza e disordine pubblico.

L’episodio di oggi rappresenta un ulteriore monito sulla necessità di rafforzare le misure di prevenzione e la cooperazione internazionale per combattere la violenza negli stadi e promuovere una cultura sportiva basata sul rispetto e la convivenza pacifica.

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Ultimo Aggiornamento: 16/06/2024 07:14

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