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Pordenone, insegue una 18enne sotto casa e la stupra. Arrestato

Pubblicato: 18/06/2024 17:34

Ha inseguito la sua vittima, appena diciottenne, fin sotto casa. Per poi rapinarla e violentarla nel parcheggio. La ragazza tornava dal suo turno di lavoro. Lui, un operaio colombiano di 29 anni, l’ha picchiata selvaggiamente prima di abusare di lei e rapinarla dei soldi che aveva con sé. La richiesta d’aiuto è stata ricevuta dai carabinieri di Pordenone alle 2 di notte tra l’8 e il 9 giugno. La descrizione della ragazza hanno aiutato a inchiodare l’aggressore grazie anche alle videocamere di sicurezza.
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La violenza in centro

I carabinieri del Comando provinciale hanno identificato e arrestato il presunto responsabile di una brutale aggressione sessuale con rapina, avvenuta tra sabato 8 e domenica 9 giugno. La vittima, una ragazza diciottenne, ha vissuto un incubo mentre tornava a casa dopo il lavoro.

L’aggressore, un operaio di 29 anni di origine colombiana residente a Pordenone, è stato fermato grazie all’efficace intervento delle forze dell’ordine. Durante una conferenza stampa, i carabinieri hanno illustrato i dettagli di questo tragico evento, rivelando come l’uomo abbia atteso la giovane per aggredirla nel momento più vulnerabile.

L’incubo

Dopo aver terminato il turno di lavoro, la giovane stava camminando verso la sua auto parcheggiata vicino al ponte di Adamo ed Eva. È stato lì che l’aggressore l’ha colta di sorpresa, strattonandola, picchiandola e trascinandola in una vicina aiuola. Oltre alla violenza sessuale, l’uomo le ha anche rubato il denaro che aveva con sé.

Nonostante il trauma, la ragazza è riuscita a fuggire e a rifugiarsi nell’hotel Santin, dove ha chiamato i carabinieri. La sua descrizione precisa dell’assalitore – maglietta verde, pantaloni neri, scarpe da ginnastica, capelli scuri quasi rasati – si è rivelata cruciale per le indagini.

L’arresto

Grazie alle telecamere di sorveglianza disseminate in città, i carabinieri hanno seguito i movimenti dell’uomo, dalla fase di pedinamento fino all’atroce aggressione. Le immagini hanno confermato la premeditazione dell’atto: l’uomo aveva scelto la sua vittima e l’aveva seguita con l’intento di colpire.

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