
Purtroppo non c’è pace per la spiaggia di Sferracavallo, vicino Palermo. L’estate del 2023 era stata infatti caratterizzata dai divieti di balneazione a causa della proliferazione di batteri fecali. Quella del 2024, invece, rischia di essere ricordata come quella dell’alga tossica. La presenza di questo pericoloso vegetale in mare è stata riscontrata dai tecnici dell’Arpa durante un sopralluogo effettuato lo scorso 17 giugno.
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L’ordinanza del Comune di Palermo
Nello specifico, l’Arpa ha riscontrato una concentrazione di “ostreopsis ovata” (nome scientifico di questa alga tossica) di 150.620 cellule per litro: valore di cinque volte superiore rispetto al limite previsto di 30mila. Per questo motivo l’assessore all’Igiene e alla sanità del Comune di Palermo, Fabrizio Ferrandelli, ha firmato un’ordinanza di divieto di balneazione.

“Ho firmato un’ordinanza di divieto di balneazione lungo la costa di Sferracavallo, nel tratto di costa antistante al viale Florio. – spiega Ferrandelli – Entro una settimana, l’Arpa effettuerà nuove rilevazioni con l’auspicio che i livelli di concentrazione di alga tossica siano tornati sotto i limiti stabiliti per legge, in modo da revocare il divieto che in questo momento si rende necessario a tutela della salute delle persone”.
Cos’è questa alga tossica
Ma cos’è la “ostreopsis ovata”? Come spiega l’Istituto superiore di sanità, si tratta di “un’alga unicellulare potenzialmente tossica che solitamente vive sulla superficie delle macroalghe rosse e brune presenti sul fondo del mare. L’intossicazione da alga tossica più diffusa è quella dovuta a inalazione di aerosol contenente frammenti di cellule di alghe marine o tossine: i sintomi, che in genere si presentano a distanza di 2-6 ore dall’esposizione, sono febbre alta, mal di gola, tosse, dispnea, cefalea, nausea, rinorrea, congiuntivite e lacrimazione, vomito e dermatite”, conclude l’Iss.