
Perché in questi giorni, in diverse città italiane, il cielo è diventato di colpo giallo? Cosa si nasconde dietro questo fenomeno? Una domanda che si stanno ponendo in tanti, nelle ultime ore. E alla quale ha risposto la scienza, smentendo le teorie del complotto: il cosiddetto scattering spiega il fenomeno, non le scie chimiche. La polvere del Sahara, trasportata dai venti meridionali, è infatti ricca di materiale ferroso rossastro.
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Il cielo giallo ha coinvolto mezza Europa, dalla Spagna alla Svizzera, passando ovviamente dall’Italia. Ma qual è la causa? I social network sono pieni di teorie complottistiche che parlano di scie chimiche e pioggia magnetica. Domande e affermazioni categoriche, video e presunte prove empiriche si diffondono in rete: “Cosa ci stanno buttando dal cielo?”, “Chi crede alla sabbia del deserto è un coglione”, “Chi vi dice che il cielo è giallo per la sabbia del Sahara mente”. Ecco una classica foto di scie nel cielo azzurro accostata a una del cielo giallo-grigio di questi giorni.
Basta fare un giro su X e cercare l’hashtag #cielogiallo per trovare una valanga di queste teorie. Anche Facebook non è da meno: “Le università americane hanno dichiarato che stanno facendo esperimenti per oscurare il sole…”. Lo schema è il solito che alimenta la disinformazione su altri temi scottanti come il Covid e la guerra in Ucraina. I post attingono al classico repertorio complottista, basandosi su documenti non scientifici di provenienza ignota.
Cosa succede davvero al cielo in questi giorni? La risposta scientifica si trova nello scattering, il fenomeno che colora il cielo diffondendo la luce del sole attraverso le molecole dell’aria. In questo caso specifico, è la polvere del Sahara, spinta dai venti meridionali, a riflettere i raggi del sole, creando il cielo giallo. Quanto influisce il cambiamento climatico? Notevolmente. Le ondate di polvere del Sahara non sono nuove per l’Italia, ma la loro frequenza e intensità stanno aumentando a causa del riscaldamento globale.
Perché la polvere è magnetica? La polvere è rossastra perché contiene minerali come ematite, magnetite e maghemite, ricchi di ossidi di ferro, presenti in abbondanza nel suolo del Sahara.
In conclusione, il cielo è giallo a causa delle polveri rossastre del Sahara, che, con il passaggio dei raggi solari, producono uno sfondo giallastro uniforme. La polvere del deserto, trasportata dal vento, si deposita a terra quando piove, coprendo automobili e altre superfici, e attrae anche le calamite per il suo contenuto di materiale ferroso. Lo scattering cancella le scie chimiche e smonta il complotto, evidenziando invece gli effetti del cambiamento climatico, le cui conseguenze possono incidere sull’ambiente e sulla salute.