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Dopo i no-vax, ecco i “no fascicolo sanitario”: “Ecco perché ci opponiamo”

Pubblicato: 26/06/2024 13:35

“Se vogliono vendere i miei dati sanitari per fini statistici alle case farmaceutiche mi devono pagare. I miei dati gratis, non li avranno”. Dopo i No-Vax e i No-Green pass arrivano i No-Fascicolo sanitario elettronico, più o meno le stesse persone, a occhio meno numerose. In questi giorni c’è un pezzetto della rete in subbuglio, tra social e blog dove si discute di come esprimere l’opposizione al trasferimento dei propri dati nel fascicolo. Gruppi anche da qualche decina di migliaia di persone discutono animatamente.
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La scadenza del 30 giugno La scadenza è tra pochissimo, il 30 giugno, ed entro quel giorno, attraverso il sito del ministero alla Salute, chi vuole può vietare di far entrare nel fascicolo i suoi dati precedenti al 2020 (solo quelli, gli altri entrano in automatico). “Non voglio lasciare dati sensibili a disposizione di autorità sanitarie che se ne servono per favorire le politiche di Big Pharma o per elaborare strategie di tagli o coercizioni varie”, dice un’utente di Facebook sotto un post di Bianca Laura Granato, ex senatrice inizialmente con i Cinquestelle e paladina No-Vax che spiega come revocare il consenso è “veramente semplice”. Claudio Borghi della Lega su X ha annunciato un emendamento nel decreto liste di attesa (dove vorrebbe anche far cadere l’obbligo dei vaccinazione per i bambini). “Non è sbagliato consentire a chi lo desideri di non avere un fascicolo sanitario. La qual cosa ovviamente potrebbe essere pericolosa in caso di cure di urgenza ma se uno non vuole e lo fa a suo rischio… presenterò emendamento in tal senso a decreto liste d’attesa”.

Chi ha detto no Le opposizioni registrate sul sito del ministero ieri erano 90.640, delle quali 6.371 riguardano minorenni. Se si considera che il Fascicolo interessa tutti i cittadini italiani, siamo intorno allo 0,15% degli abitanti. C’è da dire che molti probabilmente non sanno nulla della possibilità di impedire il caricamento dei propri dati sanitari, operazione che serve per rendere migliori le cure da parte dei medici e in generale la presa in carico da parte del sistema sanitario.

Il maggior numero di opposizioni si è registrato domenica e lunedì scorsi, con 6-8 mila moduli compilati. In tutto sono circa 300mila le persone che sono entrate nel sito per controllare il modulo per l’opposizione. Meno di un terzo di queste hanno poi concluso la procedura.

Subbuglio tra i No-Vax “Ma poi avremo comunque diritto alle cure sanitarie, oppure se finiamo in ospedale non ci riconoscono i servizi”. In mezzo a chi contesta il Fascicolo c’è anche chi avanza dei dubbi (comunque, in questo caso immotivati perché comunque tutti sono curati). “Ma poi se vai in ospedale hai tutto a disposizione e non devi portarti dietro quintali di fotocopie”. Tanti chiedono perché dovrebbero negare il consenso. Le risposte possono essere forti, come quella di un avvocato paladino del mondo No-Vax: “Il Fascicolo è uno strumento di controllo dei corpi dei cittadini e la raccolta dei dati, soprattutto genetici, è funzionale agli interessi delle grandi corporazioni farmaceutiche con le quali il governo italiano collabora”. E via così. Molti sono preoccupati perché il periodo del consenso vale per periodo prepandemico (qualcuno teme ancora l’arrivo di multe legate all’obbligo del vaccino non rispettato). Il tanto parlare, per ora, non ha, come visto, prodotto dati particolarmente significativi.

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