
Il prossimo 30 giugno il fascicolo sanitario elettronico diventerà nazionale (e sarà definito “2.0”), cambiando così radicalmente il rapporto tra cittadini e sanità. Al suo interno verranno inseriti tutti i dati sanitari del paziente: referti, ricoveri, informazioni su malattie croniche, prescrizioni. Ma ci sarà anche la possibilità di fare prenotazioni, ricevere documenti dall’anagrafe sanitaria e lettere per lo screening. Entro la fine del mese, però, chi non vuole inserire i suoi dati precedenti al 2020 avrà la possibilità di opposizione. Ma vediamo nel dettaglio come funziona questo nuovo strumento.
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Come funziona il fascicolo sanitario elettronico
A dettare i tempi del nuovo fascicolo sanitario elettronico è il Pnrr deciso a livello europeo. Ma come funzionerà in pratica? Tanto per fare un esempio, quando si dovrà fare una visita non ci sarà bisogno di portarsi dietro lastre e documenti cartacei con i refertim ma solamente il telefono cellulare. Oppure neanche quello, visto che medico, ovviamente con il consenso del paziente, dal suo computer potrà comunque guardare i documenti di cui ha bisogno per la sua visita direttamente dal suo pc.

Il fascicolo sanitario elettronico è comunque già partito a livello regionale. Le prime Regioni ad adottarlo sono state Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana. Secondo i dati forniti dal ministero alla Salute e dal dipartimento per la Trasformazione digitale, tra gennaio e marzo scorso il 18% dei cittadini italiani lo ha utilizzato. Il 64% degli abitanti della Provincia di Trento, il 40% degli emiliani, il 34% dei friulani e il 20% di veneti, lombardi, campani e toscani.
Le scadenze
Ma quali sono le scadenze? Entro dicembre 2024 tutti i documenti prodotti dalle strutture sanitarie dovranno necessariamente essere “digitalmente nativi”, alimentando così autonomamente il fascicolo sanitario elettronico. Inoltre sarà attivata a livello nazionale la possibilità di pagare i ticket, prenotare visite ed esami, scegliere il medico di famiglia e consultare i referti. Entro il 30 giugno poi, come già accennato, i cittadini che non vogliono inserire nel fascicolo i loro dati sanitari precedenti al 2020, devo esprimere un’opposizione come ha previsto il Garante della privacy, direttamente sul sito del sistema Tessera sanitaria. I dati successivi a quella data, invece, saranno inseriti automaticamente. Nel 2026 il fascicolo sanitario elettronico dovrà obbligatoriamente essere attivo in tutte le Regioni italiane.