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Si tuffa nell’Enza e sparisce: ore di angoscia per Danilo. La disperazione e della mamma

Pubblicato: 01/07/2024 12:47

In una calda giornata estiva, un tragico evento ha scosso la comunità di San Polo d’Enza e Traversetolo, in provincia di Reggio Emilia. Giustino Danilo Colella, un giovane di 19 anni, è sparito nel nulla dopo un tuffo nel fiume Enza, lasciando amici e familiari in preda alla disperazione. “Spero che si sia fatto male, che sia da qualche parte ma che sia vivo”, sono le parole intrise di speranza e angoscia della madre di Giustino, che da ieri attende con ansia notizie del figlio.
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Cos’è successo

Il ragazzo stava trascorrendo la domenica in riva al fiume insieme a un gruppo di amici, approfittando della giornata festiva per organizzare un picnic e una grigliata. Nel primo pomeriggio, Giustino Danilo ha deciso di tuffarsi in acqua per sfuggire alla calura estiva. Gli amici, che lo hanno visto lanciarsi nel fiume e che lo avrebbero anche ripreso in un video, hanno assistito impotenti al dramma: Giustino Danilo non è riuscito a raggiungere la riva e, nonostante i tentativi di aiutarlo, è stato risucchiato dalla corrente, sparendo davanti ai loro occhi.
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Da quel momento, le ricerche non si sono mai fermate. Diverse squadre dei vigili del fuoco sono all’opera da ieri, scandagliando il fiume e le sue sponde senza sosta. Sul luogo indicato, all’altezza del ristorante ‘Mamma Rosa’, operano gli esperti del Nucleo speleo-alpino-fluviale dei pompieri, con gommoni e sommozzatori, nel tentativo di trovare il giovane.

“Aspettiamo. Speriamo che il fiume lo abbia portato da qualche parte, ma vivo,” ha dichiarato la madre di Giustino Danilo al Resto del Carlino, con la voce spezzata dal dolore. La donna, avvertita dai carabinieri, è accorsa sul posto insieme agli altri parenti, in attesa di una notizia che possa portare sollievo.

“Sapeva nuotare, ma là nemmeno i sommozzatori riescono a entrare. Se anche uno sa nuotare, è inutile là sotto… Adesso proveranno a cercarlo con il gommone, con un robottino, un drone… non so,” ha aggiunto la madre, riferendosi alla zona delle ricerche, all’altezza della Nuova diga dopo il ponte. Qui infatti le correnti sono molto rapide e pericolose, rendendo difficili anche le operazioni dei soccorritori più esperti. La comunità resta unita nel sostegno alla famiglia, nella speranza che questo incubo possa presto concludersi con il ritorno a casa del giovane sano e salvo.

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Ultimo Aggiornamento: 01/07/2024 13:17

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