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Alberto Genovese patteggia una multa da 75mila euro per evasione fiscale

Pubblicato: 02/07/2024 19:12

Accolta la richiesta di patteggiamento per Alberto Genovese, l’ex imprenditore del web, già condannato in via definitiva a 6 anni e 11 mesi per aver drogato e violentato due ragazze, in relazione all’accusa di una presunta evasione fiscale di 4 milioni e 300mila euro. I legali dell’imprenditore, Salvatore Scuto e Davide Ferrari, lo scorso giugno, avevano avanzato al gup Chiara Valori la proposta di patteggiare una pena di 10 mesi, commutandola in una sanzione pecuniaria da 75mila euro. E la giudice questa mattina ha dato parere favorevole, anche in considerazione del fatto che Genovese ha già saldato i conti con il fisco.
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Nella giornata di oggi, martedì 2 luglio, si è svolta una nuova udienza dove era presente anche l’imputato. Oggi ha però discusso la difesa di Daniele Leali, l’ex braccio destro di Genovese che è accusato di intralcio alla giustizia per aver offerto, su incarico dell’ex imprenditore, ottomila euro alla prima vittima per ritrattare le accuse. Inoltre è accusato di aver ceduto la cocaina durante le feste che si svolgevano nell’attico soprannominato Terrazza Sentimento. Il suo avvocato Sabino di Sibio ha chiesto l’assoluzione per entrambi i reati che gli vengono contestati: il primo per insufficienza di prove e il secondo perché il fatto non costituisce reato.
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In aula, nel processo a porte chiuse, ha preso la parola anche il legale Gianmaria Palminteri, difensore di Sarah Borruso, la quale è invece accusata di aver “collaborato” a una delle violenze dell’ex fidanzato e di un altro tentativo di abuso nei confronti di una 28enne. Per lei la Procura ha proposto una condanna a 3 anni di reclusione, mentre la difesa ha chiesto l’assoluzione. Rendendo dichiarazioni spontanee alla scorsa udienza, Borruso aveva respinto tutte le accuse, sostenendo che non vi fosse alcuno schema di “adescamento” e che l’ex imprenditore non aveva certo bisogno di lei.

Fuori dall’aula, oggi, il difensore ha ribadito la “dinamica di dipendenza psicologica” che si era instaurata nella donna nei confronti di Genovese. “Come sta Sarah? Come una persona che attende fiduciosa che le sue ragioni possano essere riconosciute”, ha riferito il legale.

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