
La sua storia è finita in un documentario trasmesso da Netflix. E, al di là della curiosità che suscita e della stranezza della situazione, solleva molte domande sull’uso delle moderne tecnologie mediche nel campo della inseminazione artificiale. Il protagonista della vicenda è un donatore di seme olandese, il 43enne Jonathan Jacob Meijer, che come racconta la docuserie prodotta da Netflix – intitolata “The Man With 1.000 Kids” – avrebbe sparso per il mondo un numero di figli spropositato: fra 550 e 1.000 bambini accomunati dal suo patrimonio genetico. In seguito a queste rivelazioni, una delle madri ha dichiarato di sentirsi “tradita, triste e arrabbiata“. In effetti, a parte le questioni strettamente psicologiche per le neomamme, ci sarebbe anche il problema di questo spropositato numero di fratellini e sorelline sparsi per il mondo. Se due di essi si incontrassero e si innamorassero, per esempio, finirebbero per avere un rapporto incestuoso senza saperlo. Ma il donatore seriale non vede problemi, anzi, ha rilasciato un‘intervista alla Bbc proprio per contestare il taglio dato da Netflix alla sua vicenda.

Meijer, per questo motivo, si è rifiutato di farsi intervistare nel documentario a lui dedicato su Netflix. Ha invece parlato con la Bbc, spiegando che secondo lui la docuserie della piattaforma Tv avrebbe dato risalto solo alle dichiarazioni delle mamme sconvolte e arrabbiate per la situazione. E di avere taciuto sulle “tante famiglie” che gli sarebbero invece grate – circostanza negata lai produttori del documentario. Il donatore olandese, che “sparge” il suo seme da 17 anni, ha spiegato come, secondo lui, non ci sarebbe “assolutamente niente di sbagliato nel generare centinaia di figli”. Fra le altre cose, il pluripapà non si è rivolto solo alle normali banche del seme, ma ha anche effettuato donazioni “private”, trattando direttamente con le famiglie. Alcune delle donne coinvolte hanno spiegato che, al momento di concludere la “trattativa”, non erano assolutamente informate sul numero di figli che il 43enne aveva generato in precedenza, e di averlo scoperto per caso molto più tardi.

Ci sono mamme che hanno bollato Meijer come “narcisista“, mentre altre lo hanno accusato di essere “un rischio per la salute pubblica“. “La preoccupazione più grande”, ha dichiarato una delle donne a Netflix, “è che questi bambini si incontrino e si innamorino, perché riconoscono qualcosa l’uno nell’altro, senza essere consapevoli del fatto che provengono dallo stesso papà donatore. Questo è il rischio più grande che vedo”. Non a caso le autorità olandesi, dopo aver scoperto che aveva già generato 102 bambini con donazioni a 11 diverse cliniche in tutto il mondo, avevano vietato a Meijer di donare lo sperma nei Paesi Bassi. Ma il 43enne ha continuato a farlo in barba al provvedimento fino al 2023, quando diverse donne hanno intentato una causa contro di lui. In seguito alla denuncia, la Corte ha vietato categoricamente a Meijer di donare lo sperma, stabilendo, se l’uomo dovesse contravvenire al divieto, una multa di 100.000 Euro per ogni donazione. Secondo il Giudice, i figli seminati (è il caso di dirlo) per il mondo dal 43enne olandese potrebbero essere più di mille.